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Eventi 2016
Col Moschin
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Le vie del Grappa
La moschina
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Primavera
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Camminata al Tramono in Grappa
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Alba in Grappa
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Ascesa a Malga Cere
10 gennaio 2016 ascesa a malga Cere
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Dal Diario di Erwin Rommel Battaglie sul Grappa
Nella notte sul 16 dicembre, il mio distaccamento bivacca a milletrecento metri di altitudine nella neve e nel ghiaccio. Il 16 dicembre viene esplorato il terreno intorno alle posizioni sul cocuzzolo della Piramide, sul Solarolo (quota 1.672) e sul cocuzzolo della Stella. Il nemico continua a difendere tenacemente gli elementi più importanti di queste alture dominanti. Nella notte sul 17 dicembre, un'abbondante nevicata seppellisce le nostre tende. Il giorno dopo il gruppo Sproesser passa all'attacco.
Riusciamo a penetrare nelle posizioni sul cocuzzolo della Stella, a catturare centoventi bersaglieri della Ravenna e a respingere fortissimi contrattacchi nemici. Purtroppo le nostre perdite sono gravi. Il sergente Quante della 2ª compagnia, un ottimo sottufficiale, non ritorna da una perlustrazione. Probabilmente è stato ferito ed è precipitato. Sui ripidi pendii del cocuzzolo della Stella resistiamo, battuti dal violento fuoco dell'artiglieria italiana e tormentati dal gelo, fino alla sera del 18 dicembre 1917; poi, il battaglione da montagna scende a valle per raggiungere Schievenin. Là la posta militare ci consegna due piccoli involti.
Leggi tutto: Erwin RommelGenerale Gaetano Giardino (Montemagno 1864-Torino 1935)
Esce dall'Accademia come sottotenente al 8° bersaglieri nel 1882. Presta servizio in vari reggimenti e viene destinato nel 1887 alle truppe d'Africa. A Cassala, nel 1894, il Tenente Giardino guadagna una Medaglia d'Argento coi pochi ufficiali bersaglieri che componevano il comando e lo stato maggiore delle forze coloniali.
Rimpatriato con promozione presta servizio al 6° Reggimento Bersaglieri come capitano. Frequenta la Scuola di Guerra e il Comando di Stato Maggiore classificandosi coi primi. Fra il 1904 e il 1911 è maggiore al 3° Reggimento poi Capo di Stato Maggiore alla Divisione di Livorno e poi di Napoli.
Armando Diaz (Napoli, 5 dicembre 1861 – Roma, 29 febbraio 1928) è stato un generale italiano, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito durante la prima guerra mondiale, ministro della guerra e Maresciallo d'Italia nonchè Duca della Vittoria.
Avviato giovanissimo alla carriera militare, Diaz fu allievo dell'Accademia militare di Torino, dove divenne ufficiale d'artiglieria. Fu colonnello, comandante il 93º Reggimento fanteria, durante la guerra italo-turca. Maggior generale nel 1914, alla dichiarazione di intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale fu addetto al comando supremo quale capo del reparto operazioni; lasciò l'incarico al momento della promozione a tenente generale, nel giugno del 1916, per assumere il comando prima della 49a Divisione militare, poi del XXIII Corpo d'armata.
La sera dell'8 novembre 1917 fu chiamato a sostituire Luigi Cadorna nella carica di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano. Recuperato quello che rimaneva dell'esercito, organizzò la resistenza sul monte Grappa e sul fiume Piave. Guidò alla vittoria le truppe italiane nel 1918; per l'occasione stilò il famoso Bollettino della Vittoria in cui comunicava la rotta dell'esercito austriaco ed il successo italiano.
Leggi tutto: Generale Armando DiazMario Nicolis di Robilant (Torino, 28 aprile 1855 – Roma, 23 luglio 1943) è stato un militare e politico italiano, noto per aver guidato la 4ª Armata del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale.
Mario Nicolis di Robilant nacque a Torino nel 1855, la stessa città dove frequentò nell'agosto 1874 l'Accademia Reale, uscendone sottotenente e assegnato ad un reggimento di artiglieria. Ottenuta la promozione a tenente, Robilant nel 1882 fu inviato presso lo Stato Maggiore del Regio Esercito dove rimase fino all'aprile 1890, quando fu trasferito col grado di maggiore nel 10º Reggimento bersaglieri. L'anno nuovo, il 1891, lo vide aiutante di campo di Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, e dopo quattro anni, quando era già tenente colonnello, diventò capo di Stato Maggiore della divisione Bologna.
Promosso colonnello, venne incaricato di guidare il 68º Reggimento di fanteria, ma nel 1898 ritornò nello Stato Maggiore dell'esercito. Presto Robilant diventò generale e assunse nel 1903 il comando della brigata Basilicata per poi, nell'aprile 1908, essere destinato al Ministero degli Affari Esteri con l'incarico di addestrare la gendarmeria macedone insieme ai carabinieri.
Leggi tutto: Generale Mario Nicolis di Robilantnato a Penzing, 11 novembre 1852 – Bad Mergentheim, 25 agosto 1925 è stato un feldmaresciallo austriaco.
Fu il capo di Stato Maggiore dell'esercito austroungarico, consigliere di Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, ed acceso sostenitore della guerra contro la Serbia e dell'alleanza con la Germania. Noto per la sanguinosa repressione negli scioperi triestini del 1902 e per la forte ostilità nei confronti degli italiani che considerava la causa della decadenza dell'Impero austro-ungarico, nel 1916 fu lo stratega della fallimentare Strafexpedition, la "spedizione punitiva".
Franz Conrad von Hötzendorf nacque l'11 novembre 1852 a Penzing, piccolo villaggio divenuto poi un sobborgo di Vienna. Suo nonno era stato creato barone (in tedesco Freiherr) nel 1810, scegliendo come predicato nobiliare il cognome della moglie, originaria del Palatinato, appunto "von Hötzendorf". Il padre, originario del sud della Moravia, era un colonnello degli ussari in pensione, ed aveva partecipato alle Guerre napoleoniche. Sua madre, invece, era figlia di un noto pittore viennese.
Leggi tutto: Franz Conrad von HötzendorfNicolò Alberto GAVOTTI, patrizio genovese, nobile savonese, marchese, nacque a GENOVA 1'8 marzo 1875 da Giuseppe, Ammiraglio della Regia Marina, e da Anna Laura VIVALDI PASQUA dei duchi di S. GIOVANNI.
Ha sposato Adelia dei conti DI BROGLIO ed ha avuto sei figli. E' morto in ALBISOLA SUPERIORE nel palazzo avito il giorno 11 agosto 1950. A 22 anni era già laureato in Ingegneria Civile ed Elettrotecnica. Promosse industrie nella sua GENOVA e nella provincia di SAVONA. Fu uno dei principali collaboratori in quell'opera ciclopica, l'Acquedotto Pugliese, che attraversando l'Italia con opere in galleria, in trincea, su viadotti, porta l'acqua all'assetata PUGLIA.
Leggi tutto: Gen. B. Nicolò Alberto marchese ing. GAVOTTI Cav. O.M.S .Nato a Danzica, 18 gennaio 1857 – Danzica, 15 marzo 1944 è stato un generale tedesco. Tenne posizioni di comando dall'inizio della Prima guerra mondiale, contribuendo a molte vittorie sul fronte orientale. Si distinse in particolare come comandante in capo delle truppe tedesche ed austroungariche nella battaglia di Caporetto, nel 1917, dove raggiunse un grande successo, infliggendo una grave sconfitta all'esercito italiano.
Uno dei più capaci comandanti militari del conflitto, era cugino di Fritz von Below, anch'egli ufficiale generale e (il che causò una certa confusione nei servizi segreti britannici); ricoprì cariche di comando su differenti fronti e partecipò a svariate battaglie del conflitto, fra cui, al comando del I Corpo d'armata della Riserva, la battaglia di Gumbinnen e dei Laghi Masuri, in Prussia orientale nel 1914; nel 1915 comandò l'8ª Armata rilevando il generale von François; fu quindi inviato in Curlandia, a Salonicco e in Macedonia.
Leggi tutto: Otto von Belownato a Fornoli, 21 aprile 1894 – Roma, 25 febbraio 1986 è stato un militare e politico italiano.
Fu un capitano (esercito) della Prima guerra mondiale che si distinse nella difesa del monte Grappa al punto di essere soprannominato l'Ardito del Grappa. Il personaggio di Ettore Moretti in Addio alle armi di Hemingway ha sicuramente un riferimento preciso nella figura di Viola e pare anche in certe frasi che era solito pronunciare. Fratello maggiore di Dino Viola, ex dirigente sportivo e presidente dell'AS Roma.
Fu una delle figure più fulgide della Prima guerra mondiale, definito da re Umberto II di Savoia: «La più bella Medaglia d'oro della Grande Guerra»[senza fonte] e paragonato dal deputato Aldo Rossini ad «un eroe omerico e ariostesco». Decorazioni: Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia (la più alta onorificenza militare del tempo), una medaglia d'oro al valore militare e due medaglie d'argento.
Dal suo Stato di Servizio risulta nel 1915 soldato nell’88º Rgt. Fanteria. Dopo il corso ufficiali, Sottotenente e Tenente nel 75º Rgt. Fanteria quindi Capitano nel 149º Rgt. Fanteria. Nella primavera 1918 comandante della compagnia “Fiamme Nere” (Arditi) del VI Reparto d’Assalto.
Leggi tutto: Ettore Viola di Ca' TassonLuigi Cadorna ( Pallanza , 4 settembre 1850 – Bordighera , 21 dicembre 1928 )
Gli esordi
Figlio del generale conte Raffaele Cadorna (veterano della battaglia di San Martino e in seguito comandante della spedizione che nel 1870 portò all'annessione di Roma al Regno d'Italia), nel 1860, all'età di dieci anni fu avviato dal padre al Collegio Militare di Milano. Cinque anni dopo entrò all'Accademia Militare di Torino, venendo nominato sottotenente nell'arma d'artiglieria nel 1868. Nel 1870, in forza al 2° Reggimento d'artiglieria, partecipò alle brevi operazioni militari contro Roma nel corpo di spedizione comandato dal padre Raffaele. Capitano nel 1880, nel 1893 venne promosso al grado di maggiore ed assegnato allo Stato Maggiore del Corpo d'armata del generale Pianell. In seguito assunse la carica di capo di Stato Maggiore del comando divisionale di Verona. Nel 1889 convolò a nozze con Maria Giovanni Balbi dei marchesi Balbi di Genova. Nel 1892, promosso colonnello, ottenne il primo incarico operativo in qualità di comandante del 10° Reggimento Bersaglieri, mettendosi precocemente in luce per la sua rigida interpretazione della disciplina militare e per il frequente ricorso a dure sanzioni.
Leggi tutto: Generale Luigi CadornaAbbiamo 50 visitatori e nessun utente online
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