Questo sito è un sito sicuro e non utilizza cookie di profilazione ma cookie tecnici per ricordare le scelte dell'utente. Il sito consente anche l'invio di cookie di terze parti. E' comunque possibile scegliere, nella pagina dell'informativa estesa, di negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. per maggiori informazioni visita l'informativa estesa cliccando sul link sottostante. La prosecuzione della navigazione attraverso il sito dell'Associazione Montegrappa.org mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di u link) comporta la prestazione del consenso all'uso del cookie.

 
CPT certificationCPT certificationCPT certification

Cerca

È con grande gioia che finalmente siamo riusciti a dare una veste più moderna al nostro sito in relazione alla pubblicazione degli eventi da noi organizzati. pertanto vi invito a consultare questo nuovo link: https://www.montegrappa.net/2023/ che diventerà anche la nostra home page di riferimento. L'accesso a questo sito web rimarrà sempre disponibile in quanto la grande quantità di materiale qui pubblicata, soprattutto la parte che riguarda la storia per il nostro Massiccio del Grappa è molto importante e non vogliamo venga persa. In futuro potrete sempre accedere tranquillamente anche da nuovo sito direttamente su questo vecchio portale.

Il vecchio portale non verrà più aggiornato, ma verrà riorganizzato nei mesi a venire per non disperdere i frutti del lavoro di più di vent'anni di attività.

Per accedere al nuovo portale fare clic qui con l icona del puntatore freccia disegno vettoriale piatto illustrazione piatta per la progettazione di banner 187534304 1322857249

Vi ringraziamo della vostra costante presenza e fruizione di questo sito, importante riferimento del Massiccio del Grappa.

 

Ultime foto pubblicate in Foto Gallery

11 febbraio 2017 Ciaspolata luna piena - 18 febbraio 2017 Ciaspolata al tramonto - Storica del 28 maggio 2017 - Giro delle Tre cime - Ricognizione ai piedi delle Tofane - Luna piena 5 agosto - Stelle Cadenti 12 agosto

IscrizioniOnline

Oasi Xerotermica

f oasi san daniele 01 UN'OASI XEROTERMICA ALLE PENDICI DEL MONTE GRAPPA: appunti faunistici e floristici.

Il Pliocene, iniziato circa 5 milioni di anni fa e durato circa 3 milioni d'anni, il clima, dapprima caldo – umido, ha dato luogo al clima mediterraneo e verso la fine del periodo, alla prima grande glaciazione, il Biberg. L'Europa e anche l'Italia sono oramai costituite. Nel Pliocene si susseguirono periodi glaciali e interglaciali, durante i quali avveniva un riscaldamento parziale del clima. Al ritirarsi dei ghiacci corrispondeva la diffusione in Italia e in Europa di specie animali e vegetali di climi freddi o caldi. Le prime colonizzavano le alte cime, libere dal ghiaccio (massicci di rifugio) le seconde s'insediavano a meridione delle calotte ghiacciate, ove il clima era molto più favorevole. Il miglioramento climatico in Europa, ma soprattutto nella nostra penisola, iniziò circa 18000 anni fa quando regredì la betulla lasciando il posto alle conifere. In meno di 10000 anni i boschi misti di decidue prevarranno in tutta Europa.

Come nei periodi interglaciali, in questo miglioramento climatico si assiste alla penetrazione in Europa e nel Mediterraneo di specie xerotermiche di steppa calda. Alcune di queste specie si trovano tuttora relegate in ambienti a clima mite di Svizzera, Austria e della Pianura Padana.

Alle pendici del Monte Grappa esistono aree, di modesta estensione, che grazie alla loro esposizione a meridione, presentano un clima particolarmente mite, se messo a confronto con quello delle zone adiacenti.

La principale di queste è sita tra gli abitati di Pove del Grappa e Romano degli Ezzelini. Quest'area è formata da prati aridi, caratterizzati da terreni magri poco profondi e molto inclinati, riparati dalle correnti fredde e sottoposti a forte irraggiamento solare. Luoghi con queste caratteristiche climatiche si trovano nei Colli Euganei, nei Colli Berici, nelle Prealpi Lombarde, in aree collinari che circondano il Lago di Garda e in certe valli alpine come ad esempio in Valle di Susa in Piemonte. A questi ambienti è stato dato il nome di oasi xerotermiche. Qui trovano il sito adatto al loro sviluppo molti animali e piante d'origine mediterranea, amanti climi caldo – secchi.

Per questi esseri viventi le oasi xerotermiche rappresentano le aree più a nord colonizzate.

In queste aree possono vegetare piante introdotte o coltivate, caratteristiche del clima mediterraneo come il rosmarino, l'alloro, l'albero di Giuda, il cipresso e in particolare l'olivo (valgano d'esempio i pendii di Pove) o trovare rifugio piante colonizzatrici come l'asparago a foglie acute, l'alaterno e l'orchidea di Bertoloni, piante mediterranee presenti nell'area tra Pove e Semonzo. Altre piante indicatrici di clima mite sono la roverella, l'orniello, il bagolaro e le orchidee piramidale e tridentata.

Nelle oasi xerotermiche la fauna è rappresentata da un numero elevato di specie d'origine mediterranea di molluschi, ragni, centopiedi e molti insetti. Amante dei prati aridi è la mantide religiosa che frequenta le piante erbacee tra le quali, grazie alla sua colorazione verde chiara, si mimetizza a perfezione. Quest'insetto raggiunge i 75 mm . di lunghezza ed è un feroce predatore, caccia all'agguato e quando gli occhi gli segnalano l'avvicinarsi di una preda (cavallette e altri insetti), con velocità allunga le sue lunghe zampe anteriori provviste di spine per catturarla. Da noi è specie piuttosto comune.

L'insetto più interessante è la Saga pedo, la cavalletta più grossa d'Europa, che arriva a misurare fino a 12 cm . di lunghezza. Nel nostro Paese questa specie vive in certe località della Sardegna, Sicilia, delle regioni del sud ed ha il suo massimo d'espansione a nord in una località a 7 km . da Rovereto (Galvagni & Prosser, 2004). E' stata osservata a Pove e ad Asolo e nel settembre 2005 ebbi la fortuna di vedere un grosso esemplare in Valle Santa Felicita (Romano d'Ezzelino) e fotografarlo. Nel giugno 2006, durante una ricerca scientifica sempre in Valle Santa Felicita, ne trovai un altro, molto più piccolo, di circa 5 cm . di lunghezza.

La specie è molto rara ed è citata nell'allegato II della Convenzione di Berna che comprende le specie animali che gli Stati contraenti, tra cui l'Italia, dovrebbero proteggere rigorosamente. E' d'obbligo proteggere certe specie animali, ma prima di tutto è necessario salvaguardare il loro ambiente di vita, senza il quale non possono sopravvivere.

La Saga è un ortottero predatore e si ciba di altre cavallette. E' molto aggressiva e dimostra comportamento intimidatorio anche nei confronti dell'uomo. Di questa specie esistono solo esemplari femmina i quali si riproducono per partenogenesi, forma di riproduzione sessuale, nella quale non interviene l'elemento germinale maschile, nella quale cioè un uovo vergine è capace di svilupparsi e di dar vita, da solo, ad un nuovo organismo femmina.

Questo particolarissimo insetto ha trovato nei prati aridi di Valle Santa Felicita l'habitat idoneo alla sua sopravvivenza e sviluppo.

La Valle Santa Felicita , ambiente unico della pedemontana del Monte Grappa, caratteristico per i suoi prati aridi ove si sviluppano piante tipiche della macchia mediterranea come l'alaterno e dove, più in alto, al Col Serrai, è diffuso il faggio, l'albero della media montagna (Busnardo). Ma in Valle, accanto ai prati aridi si possono trovare piccolissime aree fresche umide ove vegeta la capelvenere e sulle rocce, con sorpresa si può osservare uno dei fiori più spettacolari, il raponzolo di roccia. Nel fondovalle, in primavera, volano un gran numero di farfalle, tra le quali la bella Libythea celtis, il cui bruco attacca le piante di bagolaro (Celtis australis), pianta di origine mediterranea.

I cambiamenti climatici degli ultimi decenni, caratterizzati dall'innalzamento delle temperature, stanno contribuendo all'espansione verso nord di specie animali e vegetali. All'innalzamento della temperatura del globo sembra stia contribuendo in modo significativo l'uomo, a causa delle immissioni di gas serra nell'atmosfera (vapore acqueo, anidride carbonica, metano, ossido di azoto). Tali effetti si manifestano in modo più evidente in quei climi più estremi che caratterizzano i biomi artico, alpino, desertico e di foresta boreale (Manes & Capogna, 2005). Dalla rivoluzione industriale ad oggi le immissioni di gas serra sono aumentate considerevolmente. Per quanto riguarda l'anidride carbonica siamo passati in circa 150 anni da 280 parti per milione a 364 ppm e considerando gli ultimi 500 anni essa è aumentata di 3 volte (IPCC, 1995). Si è calcolato che in un anno la superficie terrestre si sta riscaldando in media di 0,15 C°, ma esistono zone della terra ove il riscaldamento dell'atmosfera è addirittura di 3 – 5 C° (IPCC, 2001).

Dalla primavera del 2006 mi sto occupando dello studio delle libellule presenti sul Massiccio del Monte Grappa. In quest'area sono emersi dati molto interessanti. Prima della mia ricerca erano conosciute per il Monte Grappa (area pedemontana compresa) 21 specie di libellule (Minelli, 1966 – Barillaro, 1998) che con la mia ricerca (Danzi, 2006 primavera 2007) sono salite a 30 entità.

Ho osservato la rara Aeshna affinis (Van Der Linden, 1820), entità mediterranea ad espansione eurosiberiana. Questa libellula è in spostamento verso il nord Europa e nella nostra zona non era mai stata raccolta. Altra entità interessante anche se molto frequente nel nostro territorio è la rossa Crocothemis erythraea (Brullè, 1837). E' specie dell'Europa soprattutto meridionale, presente in Africa del Nord e a nord dell'India. Negli ultimi trent'anni, questa specie è in espansione verso nord e si può considerare testimonianza dei cambiamenti climatici in atto (D'Aguillar & al. 1998).

Ma quanto ha contribuito l'uomo a sconvolgere il nostro clima ?.

Sono effettivamente bastati circa 70 anni di industrializzazione e quindi inquinamento (dei soli Paesi più industrializzati) ad innalzare così le temperature ? A provocare uragani e tempeste in luoghi della terra ove non accadevano ?

E poi, i cambiamenti climatici si sono verificati anche milioni di anni fa, hanno sconvolto la terra con le ere geologiche e l'uomo…… ancora non c'era !!!

Stiamo veramente andando verso la desertificazione di grandi aree del globo o è solo catastrofismo messo in atto da certi studiosi e dai max media ?

Noi, purtroppo, non lo sapremo mai!!!

Danzi Fabio -

Abbiamo 247 visitatori e nessun utente online

Vieni a volare con noi

Vi consiglieremo uno dei migliori staff di piloti con il maggior numero di ore volo per la vostra sicurezza e il vostro divertimento.

I BIPOSTI Il modo più semplice per avvicinarsi al volo libero è provare un volo in biposto con un pilota specificamente abilitato (e assicurato). Volare in doppio con i piloti del MONTEGRAPPA è molto semplice.

Fie sito

Le iscrizioni 2023 sono aperte diventa socio tessera validità 1 anno dalla data di emissione.

anno sociale 2019 700x450

 

CS3G

 

montegrappa net

raccontiamo

Iscriviti alla News Letter

Compila il form seguente per procedere all'iscrizione alla nostra news letters. Ricevete le informazioni esclusivamente e solo delle nostre iniziative.

  
CAPTCHA
Potenziato da by JoomlaShine

* Ai sensi del DL 196 del 30.06.2003  art. 7 e art. 13 in vigore dal 04.01.2004 sulla tutela dei dati personali, “Associazione Montegrappa.org La informa di quanto segue:
I dati personali che Lei vorrà liberamente comunicarci compilando il questionario verranno registrati su supporti elettronici protetti e trattati in via del tutto riservata da Associazione Montegrappa.org per le proprie finalità istituzionali, connesse o strumentali alla attività dell'azienda medesima e per sottoporre alla Sua attenzione materiale informativo, pubblicitario o promozionale.
2. Secondo quanto previsto dall'art.13 della legge, in qualsiasi momento e in modo del tutto gratuito Lei potrà consultare, integrare, far modificare o cancellare i Suoi dati, od opporsi in tutto o in parte al loro utilizzo ai fini previsti dal punto 1, inviando una mail a attivita@montegrappa.net

Joomla templates by Joomlashine