Questo sito è un sito sicuro e non utilizza cookie di profilazione ma cookie tecnici per ricordare le scelte dell'utente. Il sito consente anche l'invio di cookie di terze parti. E' comunque possibile scegliere, nella pagina dell'informativa estesa, di negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. per maggiori informazioni visita l'informativa estesa cliccando sul link sottostante. La prosecuzione della navigazione attraverso il sito dell'Associazione Montegrappa.org mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di u link) comporta la prestazione del consenso all'uso del cookie.

 
CPT certificationCPT certificationCPT certification

Cerca

È con grande gioia che finalmente siamo riusciti a dare una veste più moderna al nostro sito in relazione alla pubblicazione degli eventi da noi organizzati. pertanto vi invito a consultare questo nuovo link: https://www.montegrappa.net/2023/ che diventerà anche la nostra home page di riferimento. L'accesso a questo sito web rimarrà sempre disponibile in quanto la grande quantità di materiale qui pubblicata, soprattutto la parte che riguarda la storia per il nostro Massiccio del Grappa è molto importante e non vogliamo venga persa. In futuro potrete sempre accedere tranquillamente anche da nuovo sito direttamente su questo vecchio portale.

Il vecchio portale non verrà più aggiornato, ma verrà riorganizzato nei mesi a venire per non disperdere i frutti del lavoro di più di vent'anni di attività.

Per accedere al nuovo portale fare clic qui con l icona del puntatore freccia disegno vettoriale piatto illustrazione piatta per la progettazione di banner 187534304 1322857249

Vi ringraziamo della vostra costante presenza e fruizione di questo sito, importante riferimento del Massiccio del Grappa.

 

Ultime foto pubblicate in Foto Gallery

11 febbraio 2017 Ciaspolata luna piena - 18 febbraio 2017 Ciaspolata al tramonto - Storica del 28 maggio 2017 - Giro delle Tre cime - Ricognizione ai piedi delle Tofane - Luna piena 5 agosto - Stelle Cadenti 12 agosto

IscrizioniOnline

Nibbio reale

nibbio reale Nibbio Reale Milvus milvus

Tassonomia
Già Falco Milvus Linnaeus, 1758, si tratta di una specie politipica con corologia tipicamente europea. Nella Regione Paleartica occidentale sono riconosciute due sottospecie. La ssp. milvus (Linnaeus, 1758) è presente in Europa e in Marocco. La ssp. fasciicauda (Hartert, 1914) è confinata alle Isole del Capo Verde (Cramp & Simmons, 1980).
Distribuzione passata e presente
La specie ha mostrato una contrazione dell'areale e dei contingenti numerici e appare oggi confinata nel Paleartico occidentale.

Il declino è apparso particolarmente marcato tra la fine del XVII e per tutto il XVIII secolo, come documentato per l'Inghilterra, la Francia, l'Olanda, la Danimarca, la Svezia, la Svizzera e l'Austria (Glutz et al., 1971; Bijleveld, 1974; Cramp & Simmons, 1980). Lo status in varie regioni dell'Europa orientale e balcanica (Turchia, Iran) e del Nord Africa (Algeria, Tunisia) manca di recenti conferme (Cramp & Simmons, 1980).
Attualmente l'areale appare notevolmente frammentato e compreso interamente nel Paleartico occidentale a Sud del 60° parallelo.
In Italia è presente una popolazione localizzata in modo discontinuo nelle regioni meridionali (Lazio, Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria) e nelle isole maggiori (Sicilia, Sardegna). Un tempo nidificava sicuramente più a Nord (es. in Toscana, Savi, 1827) e indicazioni recenti (Brichetti et al., 1992) indicano come possibile la nidificazione nel Grossetano e nel Senese.
Le popolazioni dell'Europa nord-orientale sono migratrici; quelle più meridionali sedentarie.

Habitat, Ecologia e Biologia di popolazione
nibbio reale 2Durante l'intero corso dell'anno frequenta aree miste di campagna aperta alternata a zone alberate o moderatamente boscate. Meno legato del congenere Nibbio bruno alle aree antropizzate, predilige alimentarsi in zone steppiche e aperte. La dieta è estremamente varia e composta sia da prede catturate vive, che da carogne e rifiuti. Tende a nidificare sotto i 1000 m. Forma gruppi consistenti in periodo post-riproduttivo.

Habitat: Frequenta preferenzialmente ambienti temperati e mediterranei, ma talvolta steppe boreali e isole oceaniche. Tollera un'ampia varietà climatica, dagli ambienti aridi agli umidi, nidificando in pianura o collina (Glutz et al., 1971). Sovente nidifica in aree forestate a quote più elevate rispetto ai territori di caccia, caratterizzati da pianure incolte, prative, steppe, brughiere, coltivi (Cramp & Simmons, 1980). Caccia anche distante dal nido in vasti ambienti aperti e indisturbati. Ove le condizioni lo richiedano frequenta aree rocciose. In Sicilia appare legato a pareti rocciose alte più di 15m nel 44% dei casi, contro un 56% in aree aperte e steppiche (Massa, 1985). Sempre in Sicilia nidifica dal livello del mare fino a circa 1500 m (Iapichino & Massa, 1989).

Dimorfismo sessuale: Femmina di dimensioni maggiori del maschio, con assenza di dimorfismo cromatico e di variazioni stagionali. Il giovane è distinguibile a breve distanza.

Dimensioni della popolazione: A livello europeo sono stimate in 17.000-35.000 coppie (Tucker & Heat, 1994). La Spagna ospita dalla metà a due terzi della popolazione complessiva (10000 coppie), la Francia 500-1000 coppie, la Germania 1000-1500. In tutte le altre regioni europee la consistenza delle popolazioni oscilla da alcune decine (Austria, Belgio, Danimarca) ad alcune centinaia di coppie (Polonia, Italia). Chiavetta (1981) stimava 120 coppie per l'Italia. Studi successivi indicavano una probabile sottostima, considerata la presenza di 90 coppie in Sicilia (Massa, 1985), benché ridottesi a 40 alla fine degli anni Ottanta (Iapichino & Massa, 1989). In Sardegna sono presenti 10-20 coppie (Schenk, 1980); nel Lazio 5 coppie (Arcà, 1989); in Calabria 11 coppie (Mirabelli, 1978) e in Abruzzo 16 coppie (Manzi et al., 1989).
Dati più recenti stimano la popolazione della Basilicata in 100-160 coppie (Sigismondi et ali, 2001) e la popolazione italiana in 315-400 coppie (Allavena et ali, 2001).

Sex-ratio: Non sono disponibili informazioni in merito.

Comportamento riproduttivo: Il nido viene generalmente costruito su una base preesistente, talvolta un vecchio nido di Falconiforme o Corvide. Il nido è posto su albero maturo (Arcà, 1989) o su parete rocciosa (Massa, 1985). Le coppie tendono a rioccupare le aree della stagione precedente, talvolta con la costruzione di un nuovo nido a poche centinaia di metri dal vecchio (Minganti, 1987). Nel Lazio la distanza tra due nidi è risultata 7.3 Km (n = 4, Arcà, 1989) e in Abruzzo 8.8 Km (n = 5, Manzi et al., 1989). Le coppie, monogame, si formano ex novo ogni anno nelle popolazioni migratrici (probabilmente già in inverno) e si possono mantenere per più stagioni; nelle popolazioni sedentarie i membri della coppia non si disgiungono durante l'inverno. I partner talvolta si rincontrano dopo la migrazione in dormitori già utilizzati in passato e il maschio, nel caso giunga in anticipo, pare disinteressarsi alle altre femmine e attendere l'arrivo della propria compagna (Cramp & Simmons, 1980). La femmina viene nutrita dal maschio durante l'incubazione delle uova e nelle prime tre settimane successive alla schiusa. La femmina alimenta direttamente i nidiacei. Successivamente entrambi i genitori collaborano all'alimentazione dei giovani, anche se sovente il maschio si impegna più della femmina.

Sviluppo: In Italia le parate nuziali iniziano a febbraio e la specie perde le abitudini gregarie tipiche dei mesi invernali. La costruzione (o il riutilizzo) del nido e l'accoppiamento avvengono subito dopo la formazione della coppia, dalla fine di marzo in Sicilia (Iapichino & Massa, 1989) e dall'inizio di aprile nel Lazio (Minganti, 1987). Gli involi avvengono tra giugno e luglio (Brichetti et al., 1992). La covata è composta da 1-3 uova. Viene effettuata una sola covata annua con eventuale rideposizione in caso di perdita della prima covata. L'incubazione dura 31-32 giorni ed è portata avanti solo dalla femmina. La schiusa è asincrona e i giovani si involano dopo 48-70 giorni (Cramp & Simmons, 1980). Nel Lazio una coppia ha prodotto 5 giovani per 3 anni consecutivi (Petretti & Petretti, 1981). Sempre sui Monti della Tolfa nel Lazio, è stato verificato un tasso di schiusa di 0.56, una nidiata media di 1.08 e 1.6 giovani involati per coppia riproduttive con successo (Arcà, 1989). Tale valore è di 2.5 in Sicilia (Massa, 1985). In Corsica è risultato di 1.27 giovani (Patrimonio, 1980).

Alimentazione: La dieta è varia e costituita da prede catturate in volo o da carcasse e rifiuti organici. Frequenta abitualmente le discariche, anche con aggregazioni di molti individui. Tale abitudine appare in contrasto con la tipica caccia isolata o in coppia verificata negli ambienti naturali (Brichetti et al., 1992). Massa (1985) riporta che in Sicilia la dieta è costituita da Micromammiferi (27.4%), carogne (21.6%), Ofidi (15.7%), Anfibi (15.7%), Sauri (13.7%), Uccelli (5.9%). Minganti (1987) nel Lazio ha riscontrato una maggiore componente di Insetti (51%), Mammiferi (25%) e Uccelli (16%). Dall'analisi di 20 nidi in Corsica (Patrimonio, 1990) la preda più frequente è risultata Oryctologus cuniculus (38.8%).

Rapporti con altre specie: Sono stati verificati casi di cleptoparassitismo verso Nibbi bruni e Cornacchie grigie e, viceversa, di Cornacchie grigie verso Nibbi reali (Minganti, 1987).

Cause del declino
nibbio reale 3La specie ha subito un forte decremento negli ultimi due secoli, in conseguenza della persecuzione diretta dovuta a cacciatori, guardiacaccia e all'utilizzo indiscriminato di esche avvelenate. Le abitudini parzialmente necrofaghe dei nibbi e la sedentarietà delle popolazioni dell'Europa meridionale hanno fatto sì che l'avvelenamento diventasse un fattore a rischio durante l'intero corso dell'anno (Chiavetta, 1981). La situazione per l'Italia appare preoccupante, anche se non critica. La popolazione italiana è considerata in diminuzione su tutta la penisola (Brichetti et al., 1992). Savi (1827) la considerava comunissima in Toscana e Patrizi Montoro (1909) nel Lazio. Attualmente non si hanno prove di nidificazione nella prima regione e appare relegata sui Monti della Tolfa nella seconda. Nelle suddette regioni la scomparsa è collegabile al dopoguerra, considerato che appariva ancora comune negli anni 1935-1945 (Chiavetta, 1981). Le cause della diminuzione della popolazione italiana sono collegabili attualmente a fenomeni di bracconaggio, depredazione dei nidi e disturbo antropico nelle aree di nidificazione (Arcà, 1989).

AVVISTAMENTI

1 ind. in migrazione seguiva a distanza 1 gruppo di Falchi pecchiaioli sopra i colli di Maser (TV) il 28/08/94.
Il 4/05/96 1 ind. osservato in volo sopra loc. Costalunga a Romano d’Ezzelino (TV) ed uno in migrazione il 18/08/96 a Bosco di Vidor (TV).
L’8/04/96 presso il Lago del Corlo ad Arsiè (BL) 1 ind. vola nei pressi delle pareti rocciose che fiancheggiano la distesa d’acqua. Attacca 1 Airone cenerino fino a fargli perdere 1 pesce che portava nel becco per cibarsene. Il 14/04/96 in loc. La Bella presso Follina (TV) 3 ind. di Nibbio reale volteggiano sopra le vasche dell’itticoltura assieme a 11 Nibbi bruni.
Il 26/06/97 osservato 1 ind. in volo assieme a 2 Nibbi bruni presso le Grave di Ciano (Fiume Piave – TV) 2 ind. in volo sopra i boschi di Onigo, Pederobba (TV) loc. La Campanella il 20/09/98.

Abbiamo 910 visitatori e nessun utente online

Vieni a volare con noi

Vi consiglieremo uno dei migliori staff di piloti con il maggior numero di ore volo per la vostra sicurezza e il vostro divertimento.

I BIPOSTI Il modo più semplice per avvicinarsi al volo libero è provare un volo in biposto con un pilota specificamente abilitato (e assicurato). Volare in doppio con i piloti del MONTEGRAPPA è molto semplice.

Fie sito

Le iscrizioni 2023 sono aperte diventa socio tessera validità 1 anno dalla data di emissione.

anno sociale 2019 700x450

 

CS3G

 

montegrappa net

raccontiamo

Iscriviti alla News Letter

Compila il form seguente per procedere all'iscrizione alla nostra news letters. Ricevete le informazioni esclusivamente e solo delle nostre iniziative.

  
CAPTCHA
Potenziato da by JoomlaShine

* Ai sensi del DL 196 del 30.06.2003  art. 7 e art. 13 in vigore dal 04.01.2004 sulla tutela dei dati personali, “Associazione Montegrappa.org La informa di quanto segue:
I dati personali che Lei vorrà liberamente comunicarci compilando il questionario verranno registrati su supporti elettronici protetti e trattati in via del tutto riservata da Associazione Montegrappa.org per le proprie finalità istituzionali, connesse o strumentali alla attività dell'azienda medesima e per sottoporre alla Sua attenzione materiale informativo, pubblicitario o promozionale.
2. Secondo quanto previsto dall'art.13 della legge, in qualsiasi momento e in modo del tutto gratuito Lei potrà consultare, integrare, far modificare o cancellare i Suoi dati, od opporsi in tutto o in parte al loro utilizzo ai fini previsti dal punto 1, inviando una mail a attivita@montegrappa.net

Joomla templates by Joomlashine