Fagiano di monte (Tetrao tetrix)
Il fagiano di monte è ben distribuito sul territorio cantonale, ad eccezione della parte più meridionale(Mendrisiotto). Questa specie, facilmente riconoscibile, presenta un dimorfismo sessuale molto marcato. Il maschio adulto si riconosce per il suo colore nero, la macchia bianca sull`ala all`altezza della spalla e le piume della coda a forma di falce. La femmina è invece di un colore bruno più uniforme e mimetico. Nel maschio, durante il periodo degli amori, diventano particolarmente evidenti le caruncole rosse sopra l`occhio e il sottocoda bianco.
Muta e determinazione dell`età per il fagiano di monte. I piccoli appena usciti dall`uovo possiedono già delle penne in crescita che sostituiranno il piumino del pulcino. Grazie al rapido sviluppo del piumaggio i piccoli, all`età di 10 giorni, possono già effettuare brevi voli. Un`adeguata sequenza della sostituzione del piumaggio del pulcino con il piumaggio giovanile e il primo piumaggio adulto permette sempre all`uccello di volare malgrado il rapido aumento di peso. Dopo quattro mesi - in anni normali giusto prima dell`inizio dell`inverno - il primo piumaggio adulto è completo, e i giovani assomigliano quasi completamente agli adulti. I giovani maschi sono però ancora distinguibili dagli adulti anche con una osservazione superficiale, a causa del piumaggio meno brillante e delle penne della coda normalmente non ancora molto rivolte verso l`esterno. In casi per i quali non è possibile una classificazione di primo acchito fra giovane e adulto ( un`ulteriore classificazione sicura non è possibile), i dubbi possono essere chiariti sulla base delle seguenti caratteristiche:
1. nei giovani maschi tra le piume dell`ala vicino al corpo si trovano ancora normalmente penne brune del piumaggio giovanile;
2. osservando le due remiganti primarie più esterne (vedi disegno) si possono notare, con un`osservazione accurata, differenze tra quelle dei maschi giovani e quelle dei maschi adulti. Questo vale anche per le femmine: presso gli uccelli adulti, le due remiganti primarie più esterne sono uguali a quelle più interne. Presso i giovani invece, queste due penne sono molto più appuntite e anche più variegate al loro apice delle remiganti primarie più interne.
La classificazione, sulla base di questi due criteri, pone problemi solo nel caso di anomalia della muta. Una volta adulti, i fagiani di monte cambiano normalmente tutte le penne una volta all`anno nella tarda estate.
La fascia altitudinale. utilizzata dalla specie comprende la parte superiore della zona alpina, al limite del bosco, e quella inferiore della zona subalpina, dove dominano le associazioni di arbusti nani. Al limite superiore del bosco sono particolarmente rappresentati i boschi di larice e abete rosso ma anche quelli di pino montano e pino cembro. Inoltre, in particolare nel Sottoceneri il fagiano si può pure osservare al limite superiore dei boschi di faggio o delle associazioni di betulla o ontano verde. Nella fascia inferiore della zona subalpina dominano invece le associazioni vegetali di arbusti nani che offrono pure il nutrimento preferito sia in inverno sia durante l`estate. Il nutrimento principale è infatti rappresentato da rametti di mirtillo nero e dalle gemme e le foglie di rododendro. In autunno si aggiungono naturalmente le bacche di mirtillo. Gli arbusti nani rimangono anche in inverno un`importante fonte alimentare ad eccezione di quando la neve li rende inaccessibili. In questi casi la dieta viene integrata con nutrimento proveniente da alberi: rametti di larice, gemme di sorbo degli uccellatori o ontano verde, aghi di pino cembro, abete rosso e pino mugo. La scelta e il tipo di nutrimento risultano particolarmente importanti per le femmine, che all`uscita del periodo invernale devono essere nelle migliori condizioni possibili per poter deporre le uova.
Il ciclo riproduttivo del fagiano di monte inizia in primavera quando i maschi si riuniscono per le loro parate nuziali. A differenza della pernice bianca e del francolino di monte, che sono monogami, nel fagiano di monte e nel gallo cedrone più maschi e più femmine si raggruppano in un luogo di parata. In particolare durante il mese di maggio, al limite superiore del bosco e in territori aperti, liberi e con buona visibilità, si possono udire all`alba i rogolii e i soffi dei maschi in parata. Il canto nuziale e le parate si svolgono al suolo ma sovente a seconda della zona o dopo il levar del sole, si possono osservare maschi anche sulle cime degli alberi. I luoghi di parata o arene di canto, sono rioccupate regolarmente nel corso degli anni. Fra i maschi e le femmine che si presentano sulle arene non si formano coppie fisse. I maschi eseguono diverse forme di corteggiamento, sia acustiche, mediante rogolii e i fischi, sia visive, con saltelli, piccoli voli, messa in mostra del piumaggio, ecc.
La femmina alla fine di maggio depone dalle 7 alle 10 uova e le cova durante 3 - 4 settimane. Alla nascita i piccoli sono subito in grado di seguire la madre alla ricerca del nutrimento che in questo periodo consiste soprattutto in insetti. Sarà solo in seguito che i pulcini passeranno ad una alimentazione completamente vegetale. All`età di 4 mesi il dimorfismo sessuale è evidente e il piumaggio è completo.
Come nella pernice bianca il successo riproduttivo è determinato in buona parte dalle condizioni atmosferiche, in particolare durante il periodo della schiusa delle uova. Determinanti sono la temperatura media e la quantità di precipitazioni durante il mese di luglio. Basse temperature possono portare alla morte di singoli pulcini, mentre le precipitazioni, soprattutto le nevicate, possono determinare la perdita di intere covate. La dinamica di popolazione della specie può essere seguita calcolando la densità di maschi in parata durante il periodo primaverile o anche determinando il successo delle covate nel mese di agosto. Conteggi di questo tipo sono stati introdotti, a partire dal 1980, da N. Zbinden e vengono tuttora eseguiti dall`Ufficio Caccia e Pesca. I risultati riscontrati subiscono variazioni annuali e sono diversi a seconda delle parcelle. In generale in Ticino si osservano densità medie di circa 5 maschi/kmq, con valori che variano dai 2 ai 12 maschi/kmq. Interessante notare è che la maggior parte delle parate vengono effettuate da individui singoli e gruppi con 4 e più maschi sono osservati solo raramente. Nei dati raccolti dal 1980 al 1994 si riscontrano delle fluttuazioni annuali e negli ultimi anni, una serie di stagioni riproduttive con condizioni climatiche sfavorevoli, ha causato una leggera diminuzione degli effettivi. I dati che concernono il successo riproduttivo sono, come detto in precedenza, fortemente correlati con le condizioni atmosferiche del mese di luglio. I valori riguardanti il numero di piccoli per covata e il numero di pulcini per il totale delle femmine subisce variazioni a seconda delle regioni. La grandezza delle covate è superiore al sud, rispetto al nord, ed è in particolare nella parte settentrionale del Cantone che la correlazione fra le condizioni atmosferiche e successo riproduttivo è più stretto.
Interessante è il comportamento del fagiano di monte, ma anche della pernice bianca, durante l`inverno con il terreno coperto di neve. Quando la temperatura si abbassa al di sotto dei -4°C i fagiani scavano delle buche nella neve per poter trascorrere dei periodi di riposo. Le buche sono lunghe circa 60 cm, vengono utilizzate una sola volta e permettono un notevole risparmio di energia. Infatti se all`esterno si osserva una temperatura dell`aria di -25.5°C, nella buca la temperatura raggiunge i +3.5°C (vedi disegno). È comunque possibile che talvolta gli uccelli rimangano intrappolati nelle buche e muoiano.
Tra i fattori che possono arrecare disturbo o influenzare l`evoluzione degli effettivi della specie, oltre alla predazione, alla caccia e alle condizioni atmosferiche possiamo ancora ricordare i disturbi causati dagli sport invernali e dalle motoslitte. La costruzione di nuovi impianti può rovinare luoghi di parata, i cavi aumentano le possibilità di collisione con uccelli in volo e lo sci fuori pista obbliga gli uccelli ad inutili movimenti in un periodo dove il consumo energetico deve essere limitato al minimo.
dimensioni: lunghezza: maschio 60 cm, femmina 40 cm.
habitat: predilige le zone di limite superiore del bosco e gli arbusti d'alta quota. E' presente soprattutto tra i 1500 ed i 2100 metri d'altezza.
cosa mangia: in inverno si ciba di aghi e gemme, nella buona stagione arricchisce la sua dieta con foglie, germogli, frutti e piccoli invertebrati.
riproduzione: i maschi, poligami, si insediano a fine inverno nelle arene di canto, radure dove da metà maggio danno vita a combattimenti, canti e parate. Le femmine, una volta fecondate, si allontanano per deporre le uova (6-10) sul terreno, in un luogo riparato. La cova dura circa 25 giorni.
piccoli: nascono a fine giugno e sono subito in grado di seguire la madre in cerca di cibo. La famiglia si divide dopo tre mesi, quando i giovani sono completamente indipendenti.
curiosità: in inverno, per ripararsi dal freddo scava buche nella neve e vi si rifugia nelle giornate più rigide.
note: è inconfondibile per la sua coda a forma di lira ed il suo nero e lucente piumaggio. La femmina ha una colorazione molto meno appariscente che ne favorisce il mimetismo. Come il gallo cedrone, si esibisce nelle arene nella stagione degli amori per conquistare le femmine; tuttavia, al termine dell'accoppiamento, la coppia si scioglie e sarà solo la femmina a preparare il nido e a seguire la prole.
AVVISTAMENTI
Il 22/05/98 rilevata un’area di canto con 8 ind., di cui 1 m in parata, sul Monte Grappa (Paderno – TV).
1 ind. in canto nella riserva naturale di Somadida (Auronzo, BL) nel giugno 1998