Malga Zavate
Denominazione: Sentiero Prada – Primodugn – Malga Zavàte – Forcella Alta
Caratteristiche: Si tratta di un percorso molto bello, metti in rilievo le caratteristiche floreali del bosco, dei prati alpestri e dei pascoli di malga. Lo spettacolo faunistico ci porta alla scoperta di caprioli, galli forcelli, coturnici, lepri. Il percorso è adatto soprattutto agli amanti dello scatto fotografico.
Difficoltà: Leggera nella fase iniziale, poi il sentiero diventa facile.
Punto di partenza: Case Bolenghini in località Prada (700 metri)
Punto di appoggio: Alla partenza il bar ristorante Castel di Prada, alla fine del percorso malga Zavate.
Periodo dell’anno consigliato: Primavera estate autunno.
Attrezzatura: Normale da escursione, con kit fotografico per gli appassionati.
Tempo di percorrenza: 2 ore circa solo di andata.
Dislivello: 600 metri in salita
Descrizione: Tramite la carrozzabile da Schievenin (ex scuola elementare) si sale alla località alpina di Prada (700 metri). Si parcheggia l’auto poco oltre il bar ristorante, nell’apposita area attrezzata, e si prosegue, oltrepassando le case Bolenghini. Qui il sentiero sale a piccoli tornanti e poi si dirama sulla sinistra con una leggera impennata. Entrando nel bosco dopo circa un’ora di cammino ci si viene a trovare in un prato alpino a quota poco superiore ai 1000 metri. Siamo a Primodugn. Sulla sinistra, un antico ciliegio protegge una pozza d’acqua, punto di ristoro per la fauna alpina. Attraversando al radura si entra in una pineta. Il sentiero inizia una leggera discesa che ci porta in Val Sassumà. Passata la valle si sale per il sentiero tra noccioli e prato ed in circa 20 minuti si arriva a malga Zavate, incrociando il sentiero CAI 847 “Alta via degli Eroi” che da destra proviene dal Castel di Prada. Lo si segue a sinistra e dopo poche centinaia di metri, si giunge a malga Zavate (1123 metri) dove in prossimità della pozza si incontra anche il sentiero CAI 842 che sale da Schievenin. Si prosegue lungo l’Alta via degli Eroi e in 30 minuti circa si giunge a Forcella Alta (1222). Per i più arditi, da forcella Alta in 45 minuti di impegnativa e ripida salita su prato e boccette con scarsi appigli si sale a cima Sassumà (1510). Ampio e meritato panorama (Vette Feltrine, Dolomiti, Lagorai).
La Guerra: Questo sentiero veniva percorso dalle truppe austriache, che arrivavano con carriaggi, tramite la carrozzabile, da Schievenin fino in Prada, e da qui, con i muli o a spalle, trasportavano generi alimentari o munizioni fino a stalle Zavate, Forcella Alta e Forcella d’Avien, proiettandosi così ai pedi del Monte Peurna. Serviva pure alle truppe per scendere velocemente nel caso di spostamenti obbligati e repentini, oppure ai rincalzi che giungevano alla linea di combattimento.
(Tratto da Sentieri di Pace sulle tracce della Grande Guerra - Progetto a cura del comune di Seren del Grappa)
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