PERCORSI
GEOREFERENZIATI
mappe e tracce gps
MAPPA dei sentieri del Grappa
FERRATE Sass Brusai e percorso attrezzato Carlo Guzzella
FALESIE del Grappa
ANELLO Naturalistico del Grappa
ESCURSIONI partendo da Borso del Grappa
PERCORSO agrituristico di Borso del Grappa
ESCURSIONI Varie 01
ESCURSIONI Varie 02
LA GUSELLA Cismon del Grappa
MULATTIERA Schievenin
STRADA CADORNA
ÒLTE TEDESCHE
SENTIERO ROMMEL
CIMA SCHIARER
MONTE CORNELLA
CILLADON PRADA
MALGA ZAVATE
PIANDELEGUNA
COL DEI RORI
SEREN FONTANASECCA
CORLO CIMA GRAPPA
DORSALE DEI SOLAROLI
GIARONI AL COL DI BAIO
CALA' DEL SASSO
COL ALTO Escursione a Liedolo San Zenone degli Ezzelini
|
MONTE CORNELLA
Ultimo baluardo a difesa della conca di Quero e di Alano, la cima del Cornella, sovrastante l’abitato di Quero nell’autunno 1917, vide gli azzurri fanti del 23° ed il 24° reggimento di Fanteria della Brigata Como contenere l’avanzata della 55ª Divisione austro-ungarica (Sehwarzenberg) proveniente dal Cadore. Il nemico si poneva l’obiettivo di invadere in breve tempo la conca di Quero ed Alano e le sommità del Tomatico, attraverso il Peurna ed il Fontanasecca, raggiungono il Grappa. In questo modo avrebbe ottenuto la conquista della pianura Veneta e la quasi certa vittoria della guerra. Il Monte Cornella, ebbe la sua parte di storia, poiché l’azione di contenimento dell’urto nemico, compiuta tra il 14 ed il 16 novembre 1917, consentì il consolidamento difensivo sulla linea del Grappa dalla quale poi, un anno dopo, partì l’urto della riscossa che portò alla vittoria definitiva e alla fine della guerra.
Il 16 novembre un battaglione d’assalto germanico, appoggiato dal 2° reggimento di fanteria bosniaco, accampato nei pressi di Santa Maria, conquistò dopo aspro combattimento, la vetta del Cornella. Le truppe italiane ripiegarono su Quero. Circa 500 soldati della Como si rifugiarono all’interno della chiesa del paese, furono poco dopo massacrati dagli assaltatori che lanciarono numerose bombe a mano all’interno del luogo di culto.
Il 17 novembre alle 10.30 Quero cadde in mano nemica.
Gli atti di valore di quei tre giorni di duri e sanguinosi combattimenti fatti di attacchi e contrattacchi sostenuti dai due reggimenti di fanteria, coadiuvati da alcuni battaglioni alpini, videro la morte eroica, fra gli altri, anche di due sottotenenti comandanti di sezioni di mitragliatrici, il milanese Carlo Daccò ed il romano Giulio Gargiulio, ai quali venne concessa la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Sentiero monte Cornella.
Escursione: Facile, panoramicamente remunerativa.
Accesso: Dalla chiesa di Quero si imbocca via Bastiglia.
Dislivello: 400 metri.
Lunghezza: circa 5 chilometri
Tempo di percorrenza: Quero – Cima Monte Cornella un’ora. Intero sentiero Quero – Cima Cornella – Cippo Monumentale – Cilladon – Casteghèr del Balèch: tre ore.
Periodo consigliato: Aprile – Ottobre.
Luoghi da Visitare lungo l’intero percorso: Casette Rosse (suggestivo terrazzamento 400 metri con piccole costruzioni e particolari monumenti), spettacolare vista sull’intero abitato di Quero e sulla valle del Piave.
Cima monte Cornella (630 metri): osservatorio, munito di frecce direzionali, da dove si vede l’intero settore del fronte montano. A sud-ovest, l’abitato di Alano e Campo con il Tomba, il Monfenera, il Grappa, a nord la fortezza medioevale di Castelnuovo con il Tomba, il Monfenera, il Grappa e la valle del Piave. A Nord-Ovest le sommità del Tomatico, Peurna, Fontanasecca, Solaroli. A sud-est l’abitato di Segusino ed il Gruppo del Cesén.
Lungo la dorsale Monte Cornella – Colle Cilladon (610 metri): monumento ai due sottotenenti, comandanti di sezioni di mitragliatrici, Carlo Daccò e Giulio Gargiulio, ai quali venne concessa la medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Lungo la stessa dorsale diverse trincee e camminamenti.
Alla fine del sentiero: la splendida borgata alpina di Cilladon (688 metri) con il secolare Castegnèr del Baléch e nei pressi un’area attrezzata a pic nic.
Percorso: Lasciata l’autovettura nei pressi della chiesa di Quero, s’imbocca una laterale sulla sinistra della chiesa per chi proviene dalla pianura Trevigiana (Via Bastiglia). La piccola strada asfaltata finisce dopo un paio di tornanti nel bosco in località casette Rosse ( 15 minuti).
Da qui parte un sentiero che dapprima sale a fianco di un muretto con recinzione e poi entra nel bosco di conifere. Poco più avanti si ignora una deviazione a sinistra e si prosegue a zig – zag su sentiero la lieve pendenza, tra rovi e bosco, salendo il versante meridionale del monte. In breve tempo si raggiunge la cima del Cornella ed il piccolo osservatorio (1 ora).
Proseguendo ci si addentra in un bosco ceduo con molti noccioli dove si possono intravedere i resti di camminamenti e trincee della Grande
Guerra. Il sentiero continua con saliscendi lungo la dorsale, attraversando anche piccoli tratti rocciosi fino ad arrivare al Monumento dei due sottotenenti della Brigata Como (1 ora e 30 minuti). Da qui si scende nuovamente verso una bassa elevazione posta a circa 530 metri per poi salire nuovamente passando di fianco al grande ripetitore RAI dove, uscendo dal bosco, dapprima si passa lungo la mulattiera tedesca del “Bandì” e poi nella piccola strada comunale Quero – Cilladon (2ore). Percorrendo a piedi la carrozzabile si passa a fianco di alcune abitazioni e si arriva ad un’area attrezzata a pic – nic con tavolini e panchine in legno (2 ore e 50 minuti). Sulla sinistra, percorrendo una stradina privata, contrassegnata dal segnavia CAI 844, si passa davanti ad una tipica fattoria di montagna, dove vengono allevati con nutrimenti esclusivamente naturali capre, asini, vacche, pecore e animali da cortile e dove si coltivano fagioli, cavoli e castagne. Poco più avanti è tappa obbligata la visita al secolare castegnèr del Baléch (3 ore).
Per il ritorno si può percorrere o la stessa via della salita, oppure la carrozzabile Cilladon – Quero che arriva proprio davanti alla chiesa del paese in circa 1 ora e mezzo di cammino.
(Tratto da Sentieri di Pace sulle tracce della Grande Guerra - Progetto a cura del comune di Seren del Grappa)
|