ARCHIVIO VISANI
ARCHIVIO ALBERTI P.
ARCHIVIO COSMANO A.
ARCHIVIO 1ª GUERRA
CADUTI ITALIANI C.GRAP.
CADUTI AUSTRIACI C.GR.
CADUTI UNGHERESI C.GR.
CADUTI TEMPIO OSSARIO BASSANO DEL GRAPPA
MED. ORO MONTE GRAPPA
MED. ORO 1ª GUERRA MONDIALE
IL GENERALE GIARDINO
IL GENERALE CADORNA
IL GENERALE DIAZ
FORTIFICAZIONI GRAPPA
BOLLETTINI DI GUERRA DAL 13 NOVEMBRE - 31 DICEMBRE 1917
MONTE TOMBA
GUERRA SUL MONFENERA
TERRA DI NESSUNO
TRINCEA
LA CONQUISTA DEL COL MOSCHIN
L'ULTIMA OFFENSIVA
33° REGG. ARTIGLIERIA
7° REGG. ART. P. C.
ERWIN ROMMEL IL GRAPPA
DAL SUO DIARIO
DEDICA ALLA MADONNA DEL GRAPPA
INDIRIZZI GRANDE GUERRA
|
GUERRA SUL MONFENERA
Il nemico si accanisce in modo particolare contro il Monfenera, perché
“porta di sbarramento” della riva destra del Piave.
11 novembre 1917 - In rotta dopo lo sfondamento del fronte dell’Alto
Isonzo, il resto delle nostre truppe si attestano sul Piave e sul Grappa,
validamente sostenuti dai ragazzi della classe 1899. “Qui: la resistenza
fi no all’ultimo sangue!”
15-19 novembre 1917 - Le divisioni austro-germaniche, ammassate
nella conca di Alano, iniziano l’attacco contro il monte Tomba e il
Monfenera, col proposito di scendere nella pianura... I loro cinque furiosi
attacchi vengono sanguinosamente respinti. La neve, caduta abbondante,
era diventata nera per le esplosioni delle bombe e in quei giorni si parlò
tanto della “neve nera del Monfenera”.
20 novembre 1917 - Altre quattro ondate di assalti, sostenuti da violentissimi
bombardamenti. Lo “sperone” del Monfenera cade tre volte nelle
mani del nemico e tre volte viene riconquistato “alla baionetta”.
25 novembre 1917 - Si rinnovano gli attacchi che investono anche i
monti contigui, Spinoncia e Sola-rolo. Nonostante il sacrificio dei soldatini del ‘99 (37° Reggimento Fanteria), que-sti due monti rimangono in possesso
del nemico. In questo giorno i tedeschi fanno uso di gas asfissianti!
26 novembre 1917 I bat-taglioni “Val Cordevole” e “Courmayeur” (3°Reggi-mento Alpini) ricacciano il nemico dalla cresta del Monte Tomba
e del Mon-fenera, infliggendogli gravis-sime perdite. È qui che viene distrutto
dalle nostre brigate “Re” e “Calabria” il famoso “Alpenkorps“
bavarese, forte di otto battaglioni!
27 novembre 1917 - Giungono sul Tomba le truppe francesi a dare il
cambio alle esauste truppe italiane: due divisioni. Il Monte Tomba, con il
Monfenera, era una posizione spaventevole: senza rifugi e presa d’infilata
dalle artiglierie nemiche; sotto bombardamenti infernali, lanci di gas asfissianti,
attacchi continui condotti da forze soverchianti. Le nostre truppe
avevano resistito, rintanate nelle prime elementari fossette, profonde
poco più di un metro, che volevano essere trincee.
30 dicembre 1917 - Dopo intensa preparazione di artiglieria, le truppe
francesi sferrano il loro primo attacco alle posizioni nemiche. I tedeschi
reagiscono con violenza, ma i cannoni italiani, francesi e inglesi
riducono al silenzio quelli dell’avversario. Poi gli alpini francesi scattano tra
casa Narenzine e Osteria Monfenera, occupando alcune trincee nemiche
alla loro sinistra. Più accanita è la lotta sul Monfenera. Alla fi ne la posizione è conquistata e tenuta.
Febbraio 1918 - La cresta del Monte Tomba cade ancora in possesso
del nemico, ma pochi giorni dopo i francesi, validamente sostenuti da un
grosso reparto di nostri alpini, tornano a rioccuparla.
15 giugno 1918 - Il nemico tenta un altro attacco su tutto il fronte,
dall’Altipiano di Asiago al Grappa, ripromettendosi di invadere la pianura. E
specialmente si accanisce contro il Monfenera perché “porta di sbarramento”
della riva destra del Piave. Contemporaneamente attacca in forze sul
Montello e sul fi ume fi no al mare. Questa è la “Battaglia del Solstizio” conclusasi, dopo sette giorni di lotta feroce, con la disfatta del nemico.
(TRATTO DA “LA GRANDE GUERRA NELLA NOSTRA MEMORIA” - P. TESSARO
- ED. SYNTHESIS - 1995)
|