Biancone (Circaetus gallicus)
Biancone
Circaetus gallicus
Ordine:
Accipitriformi
Famiglia:
Accipitridi
Stato di conservazione in Europa:
Raro
Lista rossa nazionale:
In pericolo
Lista rossa Emilia-Romagna:
raro
Trend nazionale:
Decremento - stabilità locale
Elementi identificativi per il birdwatching
E' un rapace di grosse dimensioni, con ali larghe e sfrangiate. E' detto anche "aquila dei serpenti", sia per le sue dimensioni che raggiungono quasi quelle dell'Aquila reale, sia per le sue abitudini alimentari molto specializzate, in quanto si nutre quasi esclusivamente di serpenti. Si può confondere a volte con la Poiana o con il Falco pecchiaiolo, specie se in fase chiara, mentre i segni distintivi sono le parti inferiori bianco argentee con assenza di macchie carpali.
Descrizione e comportamento
Il Biancone è lungo 62-67 cm, con apertura alare di 185-195 cm, la femmina è leggermente più grande del maschio. I sessi sono simili, con piumaggio variabile da individuo a individuo ma non legato al sesso o all'età. Le parti superiori vanno dal bruno chiaro al marrone scuro, mentre le parti inferiori sono bianche con barrature più o meno evidenti, sia sul corpo che sulle ali, il capo è grande e le ali sono ampie e lunghe. Nel mese di aprile ha inizio la riproduzione con i caratteristici voli in coppia e i "miagolii", spesso emessi nelle vicinanze del sito riproduttivo. Costruisce il nido nella parte esterna della chioma degli alberi, sia di conifere (in provincia di Piacenza nidifica nei boschi a Pinus nigra) sia di latifoglie, ed è ben mimetizzato e di modeste dimensioni (circa 80 cm). Depone in genere un unico uovo che viene covato principalmente dalla femmina per circa 45 giorni. Il piccolo lascia il nido dopo circa 75 giorni dalla schiusa. Si nutre principalmente di rettili, in particolare di serpenti appartenenti al genere dei Colubridi (Saettone, Biacco, Natrice dal collare) che arrivano a costituire circa il 95% della dieta. Le vipere rientrano scarsamente tra le sue prede e non è immune al loro veleno.
Ambiente di vita e diffusione
Il Biancone predilige le regioni calde comprese, in Italia, tra il livello del mare e i 1600 metri. In Emilia-Romagna occupa la zona appenninica tra i 200 e gli 800 metri. In provincia di Piacenza lo si osserva in sorvolo su ambienti aperti luminosi e caldi, nelle zone rocciose, nei pascoli e negli arbusteti. Necessita però di aree boscate normalmente a sempre verdi (es. pinete) dove nidificare. E' una specie migratrice che giunge in provincia di Piacenza in marzo-aprile per nidificare e riprodursi nel periodo estivo. Riparte per le aree di svernamento africane in settembre-ottobre. In Italia il Biancone nidifica al nord, soprattutto in Liguria e nel centro, mentre è meno frequente al sud.
Fattori di disturbo
Il bracconaggio; il turismo di massa nelle zone idonee alla nidificazione; il motocross (soprattutto nelle vicinanze dei nidi); da non tralasciare il rischio incendi.
Azioni favorevoli alla conservazione
In Provincia di Piacenza il Biancone nidifica nelle pinete alloctone di origine antropica, frutto di vecchi rimboschimenti, che attualmente si avviano alla senescenza compromettendone i siti di nidificazione. Pertanto sono auspicabili interventi che mirano al mantenimento delle stesse o alla loro sostituzione graduale con fustaie di latifoglie autoctone.
AVVISTAMENTO
Il 12/9/93 1 ind., nella fase chiara, in caccia a Lison (Portogruaro VE).
1 ind. osservato in caccia lungo il greto del Piave in Comune di Vidor l’11/06/94.
1 ind., posato su un palo, in territorio di Roncade (TV) l’11/09/95.
1 ind. osservato più volte in caccia lungo il corso del Piave in comune di
Pederobba dal 8 al 10/08/95.
Osservato ripetutamente (4/05/96, 12/06/96, 25/07/96, 9/08/96 e 6/09/96 alle
Grave di Ciano (TV).
Il 4/08/96 1 ind. in loc. Schievenin di Quero (BL). Osservato 1 ind.
in Val Cornosega a Borso del Grappa (TV) il 14/07/96.
Dal 15/06/96 al 15/08/96 sono stati più volte osservati 2 ind. in caccia lungo il
corso del Piave a Vidor, Isola dei Morti in Comune di Moriago e presso l’Isolona
a Ciano del Montello (TV).
Il 16/04/96 osservato 1 ind. in caccia sopra le Grave del Piave a Ciano del
Montello (TV). L’ind. in caccia si caratterizza per la mancanza di alcune penne
(una remigante primaria ala Dx ed ala Sn, una timoniera). 6/05/96 2 ind. in
caccia (Grave di Ciano); 4/06/96 1 ind. in caccia sempre alle Grave di Ciano
(TV). 30/07/96 1 ind. sopra il Piave a Bigolino (TV). 17/09/96 presso l’Isolona di
Ciano del Montello (TV) 1 ind. mentre esegue lo “spirito santo”.
Diverse osservazioni in area pedemontana e prealpina trevigiana fanno ipotizzare
l’insediamento nel 1997 di almeno 3-4 coppie.
Osservato 1 ind. presso Croda Rossa di Vittorio Veneto il 29/06/97.
Il 10/05/98 osservato 1 esemplare in caccia presso loc. i Sassi (Vittorio Veneto –
TV) che catturava 2 biacchi.
Il 24/05/97 1 ind. in sosta presso Casera Boccaor (Monte Grappa – Paderno del
Grappa TV); il 3/05/97 1 ind. in volo sopra la garzaia di Pederobba (TV); dal
17/05 al 19/08/97 ripetute osservazioni di ind. in caccia lungo il corso del Fiume
Piave tra l’Isola dei Morti (Moriago) e la Grave di Ciano del Montello (TV),
spesso sono stati osservati dirigersi verso la prospiciente area collinare.
Presso l’Isolona di Ciano del Montello (TV) osservati 3 ind. in caccia il 12/04/98.
1 ind. in migrazione sopra i Colli di Maser (TV) osservato
il 30/08/98 (SILVERI). 1 ind. in migrazione vicino 1 gruppo di 25 poiane osservato
ad Onigo di Pederobba (TV) il 20/09/98.
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