Astore (Accipiter gentilis)
CARATTERISTICHE
Il piumaggio di questo splendido rapace è marrone-grigiastro piuttosto uniforme, con
pennellate di bianco soprattutto sul petto. La parte inferiore dell’ala è chiara. La femmina è
meno scura del maschio. Il becco è nero e le zampe sono gialle. Il giovane presenta un
piumaggio piuttosto scuro con striature rossiccie, nuca giallastra ed il becco è scuro.
Il maschio e la femmina sono simili per il piumaggio, ma non per quanto riguarda le
dimensioni: la femmina, infatti, può essere anche il 50% più grande del suo compagno. La
lunghezza complessiva oscilla tra i 50 e i 60 cm e l’apertura alare può raggiungere anche i 120
cm.
In volo le ali sono tondeggianti, ma non particolarmente lunghe rispetto alla lunghezza
complessiva del corpo; la coda, invece, è molto sviluppata sia in larghezza che in lunghezza.
VITA ED ABITUDINI
L’astore vive in ambienti boscosi di una certa consistenza, alternati a spazi aperti , a cespugli, a
coltivi dal livello del mare sino ai tremila metri d’altitudine.
L’astore è un potente cacciatore, la cui strategia di caccia può comprendere voli esplorativi
oppure agguati. Quest’ultimo caso è il più frequente e il Falconiforme si pone in un punto
predominante del bosco e, avvistata la preda, giunge silenziosamente ed inaspettatamente sulla
malcapitata. Per non farsi scorgere, nel caso in cui si tratti di un uccello la predazione avviene
spesso dal basso verso l’alto, nel caso in cui sia un mammifero l’astore vola tra gli alberi e i
cespugli giungendo su di esso all’improvviso. La caccia esplorativa è realizzata spostandosi tra
gli alberi e i cespugli ed individuando le aree laddove le prede tendono a concentrarsi, come
dormitori o punti di alimentazione o di abbeverata.
L’astore preda piccoli e medi mammiferi grandi sino ad una lepre (conigli, scoiattoli e altri
roditori); sicuramente predilige gli uccelli, che rappresentano il 60% della sua dieta come
colombi, cornacchie, corvidi, colombacci, ma anche altri rapaci come l’allocco, il gufo comune,
la poiana, il gheppio, oppure galliformi, anche di notevoli dimensioni come il gallo cedrone. Le
prede più grosse sono di solito catturate dalle femmine più grandi. Nei periodi di carestia,
l’astore può optare anche per qualche carogna, adattandosi perfettamente alla disponibilità di
cibo e alla località. Le prede sono uccise grazie alle potenti artigliate e ai colpi inferti con il
becco.
L’astore, al di fuori del periodo riproduttivo, è una specie solitaria e non accetta che altri
individui si spingano all’interno della propria area.
La coppia occupa negli anni determinati territori. Dalla fine dell’inverno sino all’inizio della
primavera, il maschio e la femmina iniziano a frequentare l’area di riproduzione, richiamandosi
vicendevolmente. Iniziano le parate nuziali, con volteggi, lenti battiti d’ala, picchiate con risalite,
grida,…Gli accoppiamenti, in prossimità del nido, si ripetono più volte in un giorno (fino a
dieci) ed il maschio dona alla femmina delle prede, passandogliele anche in volo. Ogni anno il
nido è ricostruito, utilizzando spesso quello dell’anno precedente: per questo motivo, può raggiungere delle dimensioni ragguardevoli, sino a 150 cm di altezza e di diametro.
Di solito sono deposte 3-4 uova nell’arco di qualche giorno e la femmina cova per circa 36-38
giorni. Le uova schiudono quasi contemporaneamente. Per una decina di giorni la femmina
copre con le sue ali i pulcini e li imbecca con piccole porzioni di carne. In queste settimane, il
maschio caccia per tutta la famiglia e, solo successivamente, la femmina collabora, stazionando
però in prossimità del nido. A circa tre settimane dalla nascita i giovani iniziano ad impiumarsi,
ma solo dopo un mese il piumaggio è perfetto. Anche dopo il primo volo, i giovani sono nutriti
dai genitori per circa un mese, divenendo poi indipendenti e lasciando, dopo qualche mese,
l’area natale.
DOVE E’ POSSIBILE INCONTRARE L’ASTORE
Questo Falconiforme vive in Europa, in Asia e nel Nord America.
CURIOSITA’
Come abbiamo visto l’astore può cacciare anche laddove le potenziali prede tendono a
concentrarsi. E’ per questo motivo che, preso dalla foga predatoria, può spingersi sino
all’interno dei pollai, impigliandosi talvolta nelle reti.
AVVISTAMENTI
1 giovane il 28/10/95 in loc. Sas Brusai in comune di Paderno (TV).
Una f adulta osservata il 13/08/96 mentre inseguiva una Tortora nel bosco di
Vidor (TV)
In loc. Prati di Borso del Grappa (TV) il giorno 27/10/96 è stata osservata una femmina
che veniva più volte attaccata da 3 Sparvieri.
1 ind. in
volo sopra i boschi fra i Monti Monfenera e Tomba (TV) il 26/12/96.
1 ind. f verso la metà di marzo ‘97 a Lison di Portogruaro. 1 ind. giovane
in caccia in loc. Cornosega (Monte Grappa) il 16/02/97; nella stessa loc. 1 ind. il
4/05/97.
In loc. Candaglia (Cansiglio- PN), l’8/03/98 osservato 1 ind.
Il
4/03/98 osservata una coppia allarmare in loc. Zambul – Cansiglio (Polcenigo – PN)
1 ind. osservato il 14/10/98 in loc. Val Dumela (Monte
Grappa, BL). 1 ind. osservato il 20/08/1997 nella riserva naturale di
Somadida (Auronzo, BL). |