La prima sala presenta il territorio grazie ad un grande plastico e ad alcune immagini, nelle vetrine sono raccolti gli strumenti che si sono resi indispensabili per aprire le vie di comunicazione e le situazioni di difesa nelle aree del conflitto.
Nel secondo spazio espositivo troviamo l'oggettistica comune della vita di trincea che riassume in sé gli aspetti del mangiare, del bere e dell'illuminare. Due vetrine con gli elmi introducono gli spazi successivi dedicati alle armi: armi bianche nel primo spazio ed armi da fuoco nel secondo.
Due stazioni multimediali presentano le immagini della guerra così come sono state viste dagli italiani e dagli austriaci. La sala conclusiva presenta un insieme di foto, documenti e carte che risalgono agli anni compresi tra il 1915 e il 1918.
Il Museo si caratterizza come una struttura in continua evoluzione, capace di adattarsi al perpetuo rigenerarsi delle esigenze didattiche. Esso promuove, volta per volta, una serie di tematiche relative al conflitto bellico e al territorio, con criteri di equità, sulla base delle esigenze che verranno a presentarsi con il mutare delle necessità dei fruitori del servizio.
Il Museo svilupperà l'idea di conservare e di far conoscere le proprie e le altrui risorse territoriali e storico-culturali, in una riscoperta sostenibile dell'ambiente e delle attività produttive emergenti. Promuovendo, anche con la sperimentazione, forme nuove orientate al recupero e alla conservazione di diversi patrimoni, che ogni popolo ha saputo costruire e conservare per millenni.
Il Museo opera affinché la cultura espressa al suo interno non muoia tra le proprie mura, ma possa continuare a vivere e trovare alimento nella propria proiezione esterna, riscattando quei valori che accomunano tutta l'umanità, anche quando fede e forma di pensiero sono totalmente diverse.