MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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CIGERSA LUIGI

Maggiore

Maggiore I gruppo della 45° artiglieria luogo di nascita: Alessandria (AL) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di un gruppo di tre batterie in posizione avanzata sul Monte Mosciagh, sostenne, per un intero giorno, una lotta alle più brevi distanze rai nemico. Ordinatogli, per due volte, di ritirarsi, rispose chiedendo munizioni, e soltanto al terzo ordine si ritirò ordinatamente, con le proprie batterie, abbandonando per ultimo le posizioni (Monte Mosciagh - Asiago, 25 -26 maggio 1916). Cadeva, poi, colpito a morte da una granata mentre, sopra una nuova posizione, opponeva efficace, ostinata resistenza al nemico incalzante. Fulgido esempio di eroismo e del più alto sentimento del dovere

Monte Mosciagh (Asiago)

25 - 26 maggio 1916



CITARELLA CARLO

Caporale

Caporale ( Fanteria , 1° reparto arditi reggimentale ) luogo di nascita: Messina (ME) Data del conferimento: 29- 5- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: In due successivi combattimenti, ammirevole incitatore nelle lotte più cruenti, ardente animatore dei suoi arditi, due volte li portò alla vittoria. Ferito gravemente, non volle allontanarsi, continuando ad infondere nell’animo dei suoi arditi la fede, che in lui non era mai venuta meno. Ferito una seconda volta, seppe ancora trovare nel suo corpo straziato la forza per tornare impavido al nemico e batterlo, finchè cadde per una terza gravissima ferita. Morì fra i suoi arditi, fulgido esempio di tenacia e di valore. San Gervasio (Udine), 4 novembre 1918.

San Gervasio (Udine)

04 novembre 1918



COLEMAN DE WITT FENAFLY

Tenente

Tenente ( A.A. , Capo equipaggio dell' apparecchio "Caproni" ) luogo di nascita: New York Data del conferimento: 7- 1- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Nel pomeriggio del 27 ottobre 1918, durante un’azione di bombardamento, quale capo equipaggio di un apparecchio "Caproni", attaccato da cinque velivoli nemici da caccia, invece di sottrarsi, atterrando, all’impari lotta, preferì accettarla, senza esitazione, trasfondendo forza ed energia nei compagni di volo col suo magnifico esempio di risolutezza ed ardimento. Due degli avversari furono abbattuti dal tiro infallibile dell’apparecchio accerchiato, a bordo del quale si continuò a lottare, pur tra le fiamme, fino a che, stretto e soverchiato dal forte nucleo dei nemici, precipitò, e l’intero equipaggio scontò con la morte la sua audacia. Cielo di Vittorio Veneto, 27 ottobre 1918.

Cielo di Vittorio Veneto

27 ottobre 1918



COLOMBO CESARE

Capitano

Ufficiale 55° reggimento fanteria della brigata "Marche" della 2a compagnia luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 19- 4- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Ricevuto l’ordine di procedere all’attacco di una posizione nemica, nel percorrere con la propria compagnia un camminamento, venne ferito ad una mano. Ciò nonostante continuò ad avanzare, incitando i suoi dipendenti a seguirlo. Ferito una seconda volta gravemente ad un ginocchio, si portò egualmente in prima linea col suo reparto, muovendo poi, con mirabile slancio, all’assalto della posizione avversaria, e mentre al grido di “Savoia” incitava i propri dipendenti cadeva colpito e morte: fulgido esempio di fermezza e coraggio. Monfalcone, 7 agosto 1916.

Monfalcone

07 agosto 1916



CORALLI LUIGI

Maggiore

Maggiore ( Fanteria , Comandante del II battaglione del 21° reggimento fanteria "Cremona" ) luogo di nascita: Casteggio (PV) Data del conferimento: 25- 5- 1919 D.L. alla memoria. Mootivo del conferimento: Comandante di un battaglione in una importante posizione di prima linea, resistette a violentissimi attacchi nemici, infrangendo la furia degli assalitori. Fiero del suo posto d’onore, sfidando il pericolo alla testa dei suoi rincalzi, contrattaccò sanguinosamente l’avversario, che in forze sempre crescenti gli disputava il terreno palmo a palmo. Aggirato da forze soverchianti, riunì i superstiti e coll’esempio e colla voce tentò con disperata eroica lotta corpo a corpo di rompere il cerchio che lo stringeva, incontrando gloriosissima morte. Fulgido esempio delle più nobili virtù militari di condottiero e soldato. M. Pertica (Grappa), 15 giugno 1918. Nota: ---- Nato a Casteggio (Pavia) il 3.9.1880. Com.te II Batt. 21" Reggimento Fanteria.

Monte Pertica (Grappa)

15 giugno 1918



CORRIAS GIUSEPPE

Tenente

Tenente ( M.M. , 2° capo meccanico nella riserva ) luogo di nascita: Cagliari (CA) Data del conferimento: 18- 1- 1919 R.D. Motivo del conferimento: Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo, si offriva volontario per formare l’equipaggio di un motoscafo destinato a forzare il porto di Pola. Con ammirevole freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento della base nemica, fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere. Pola, notte sul 14 maggio 1918.

Pola

14 maggio 1918



CORRIDONI FILIPPO

Soldato

Soldato Disegnatore di macchine, 32° reggimento in linea,3a compagnia luogo di nascita: Pausula (MC) Data del conferimento: 30- 4- 1925 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Soldato volontario e patriota instancabile, col braccio e la parola tutto se stesso diede alla Patria con entusiasmo indomabile. Fervente interventista per la grande guerra, anelante alla vittoria, seppe diffondere la sua tenace fede fra tutti i compagni, sempre di esempio per coraggio e valore. In testa alla propria compagnia, al canto di inni patriottici, muoveva fra i primi e con sereno ardimento all’attacco di difficilissima posizione e tra i primi l’occupava. Ritto, con suprema audacia sulla conquistata trincea, al grido di Vittoria! Viva l’Italia! incitava i compagni che lo seguivano a raggiungere la meta, flnchè cadeva fulminato da piombo nemico. Trincea delle Frasche (Carso), 23 ottobre 1915.

Trincea delle Frasche (Carso)

23 ottobre 1915



CORSI GUIDO

Capitano

Capitano ( Alpini , Comandante della 64a compagnia nel 7° reggimento Alpini ) luogo di nascita: Trieste (TS) Data del conferimento: 13- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Nato in terra irredenta, dopo avere dedicato ai diritti della sua Patria tutto il suo ingegno forte di molti studi, si offerse ai sanguinosi cimenti della guerra, fulgido esempio di eroismo ai dipendenti che lo amarono, e che, chiamato ad altro ufficio, preferì non lasciare. Ferito mentre strenuamente combatteva, non appena guarito volle subito tornare ai fronte, e vi affrontò sempre faccia a faccia il nemico fuori delle trincee, primo fra tutti, più volte respingendolo con prodigi di valore, anche se superiore di forze. Gloriosamente cadde colpito a morte sulla inviolata trincea, mentre i pochi superstiti della sua compagnia, da lui fino all’estremo animati, rintuzzavano l’avversario. Val Sugana, 26 maggio 1916; Cima Valderoa, 13 dicembre 1917. Nota: ---- Nato a Trieste il 1.1.1887. Com.te 64" Comp. Batt. "Feltre". 7" Reggimento Alpini.

Val Sugana, Cima Valderoa

26 maggio 1916 - 13 dicembre 1917



CORSI UGO

Soldato

Soldato ( Fanteria , 47° reggimento fanteria ) luogo di nascita: Firenze (FI) Data del conferimento: 22- 11- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgido esempio di eroismo nei numerosi combattimenti cui prese parte, si pose volontariamente davanti ad un obbligato sbocco offensivo, già individuato dal nemico e tenuto sotto un violento fuoco di sbarramento, e vi riordinò e incuorò con la voce e col gesto le ondate di assalto soggette a forti perdite. Quando, per l’infuriare del fuoco nemico, giudicò non sufficienti gli incitamenti, conscio di andare incontro alla morte, si slanciò sotto la tempesta di proiettili, e trascinò avanti, con l’esempio, un’ultima ondata. Colpito dallo scoppio di una granata, cadeva gloriosamente, trovando ancora la forza di incuorare i compagni alla lotta. Dosso Faiti, 13 -23 maggio 1917.

Dosso Faiti

13-23 maggio 1917



CORTESE EDGARDO

Sottotenente

Sottotenente ( 33° Artiglieria da campagna , 3a batteria I° gruppo ) luogo di nascita: Napoli (NA) Data del conferimento: 21- 3- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Anima indomita di fiero patriota, sollecitò sempre il posto più pericoloso e l’assolvimento dei compiti di guerra più difficili. Di pattuglia quale ufficiale esploratore d’artiglieria, fu nelle prime linee prezioso ausilio di attività e di esempio. Ferito, portò a compimento il suo mandato, riferendo importanti notizie e appena medicato volle tornare ove violenta era la lotta. Vista una sezione mitragliatrici priva di ufficiale, corse ad assumerne il comando rimettendola tosto in azione fra l’ammirazione dei serventi e portando efficace contributo di fuoco al combattimento, finchè, più volte colpito, lasciò la sua eroica esistenza sull’arma, col nome d’Italia sulle labbra. M. Asolone, 15 giugno 1918.

Monte Asolone

15 giugno 1918



COSMANO ANGELO

Maresciallo

Angelo Cosmano nacque da Giuseppe e da Nicotera Caterina, semplici contadini, il 1° marzo 1878 a Molochio (RC). Nel 1899, appena ventunenne, fu chiamato alle armi presso il 44° Rgt. Fanteria, e nel mese di ottobre dello stesso anno, partì volontario per l’Eritrea, in Africa Orientale, dove venne incorporato nella 1° Compagnia Cacciatori del Corpo delle Truppe Coloniali. Ivi rimase per lunghi anni prestando servizio di presso vari reparti e in breve tempo raggiunse il grado di Maresciallo. Durante la sua permanenza in Africa Orientale prese parte alla guerra Italo-Turca, distinguendosi in alcune azioni di guerra. Per il suo eroico comportamento nel soccorrere, in pieno combattimento a Zanzur, senza armi e munizionamento con sprezzo del pericolo ed incurante della propria vita, un sottufficiale ed alcuni soldati gravemente feriti, fu decorato della medaglia d’argento al valor militare. Rimasto in Africa fino al 1912, rientrò in Italia nel luglio di quell’anno, dove gli fu assegnato il comando della terza sezione mitraglieri. Quando, il 24 maggio 1915, fu dichiarata guerra all’Austria, il M.llo Angelo Cosmano fu inviato, insieme al suo comando al fronte, dove attraversò l’Isonzo e prese posizione davanti a Plava. Nel successivo mese di settembre fu ferito sul Monte Kuk e per le prove di capacità gli fu conferita un’altra medaglia d’argento, che fu tramutata nella promozione a Maresciallo Maggiore per meriti di guerra. L’ardimento ed il coraggio, con cui svolse il suo dovere di soldato, gli valsero anche la più alta delle decorazioni: la medaglia d’oro al valor militare in vita, meritata nel 1916, sul fronte del Trentino, durante la tremenda offensiva austriaca. Egli doveva difendere con le sue due mitragliatrici dalla cima del Monte Lemerle il passaggio sottostante. Poche le truppe nei pressi, appena una compagnia, solo 14 i serventi delle mitragliatrici. Il nemico, vicinissimo e numeroso, pronto a lanciarsi all’attacco. La mattina del 10 giugno cominciò l’infernale fuoco d’artiglieria nemica. Una delle due mitragliatrici fu subito resa inservibile. Accortosi che il nemico cercava di aggirare la posizione, il Maresciallo Cosmano affrontò i ripetuti assalti prima con l’unica mitragliatrice rimastagli e poi con la sola pistola. Premuto sempre più da vicino mantenne saldo il suo posto manovrando l’arma e schierando tutti i soldati di cui disponeva armati di moschetto e pistola. Invitato ripetutamente ad arrendersi, continuò a combattere col suo manipolo e costrinse il nemico a ripiegare. La battaglia durò cinque ore. Il nemico esausto, rientrò nei suoi nascondigli. Il giorno dopo il nemico rinnovò gli attacchi. La strage si ripetè. “Diccà non si passa”, (Da qui non si passa), pensò fremendo l’eroe e lo scrisse su un masso. Gli austriaci, sbigottiti si rintanarono. Due giorni dopo arrivarono i rinforzi e i nostri presero la controffensiva, ributtando il nemico. Il 23 giugno 1916, il Maresciallo Cosmano, al quale fu dovuta principalmente la vittoria ebbe, sul campo, la medaglia d’oro con la seguente motivazione: “Comandante di una mezza sezione di mitragliatrici seppe col solo suo fuoco, arrestare ingenti forze nemiche che lo accerchiavano. Per cinque ore, con un manipolo di valorosi, fronteggiò la situazione contro il nemico soverchiante, compiendo prodigi di eroismo e di destrezza, mostrando sprezzo della morte e tenacia insuperabile. Monte Lemerle, 10 giugno 1916”. Nel mese di giugno del 1919 il Maresciallo fu trasferito al 20° Rgt. Fanteria di Reggio Calabria. Rimasto soldato fino all’ultimo, il 24 novembre 1940, morì mentre prestava ancora servizio attivo. A questa figura splendida di soldato, che da semplice contadino, è riuscito a diventare un eroe, esempio per le generazioni successive, è stato intitolato un rione della città di Reggio Calabria, una via e la Scuola Elementare nel suo paese natio. All’interno della scuola è anche stato eretto un busto in gesso, recante l’iscrizione “Diccà non si passa”, celebre frase, che il Maresciallo scolpì su una pietra dopo la battaglia di Monte Lemerle. Comandante 20° reggimento fanteria " Reggio Calabria" luogo di nascita: Molochio (RC) Data del conferimento: 23- 8- 1916 M.P.S. Motivo del conferimento: Comandante di una mezza sezione di mitragliatrici, seppe, col solo suo fuoco, arrestare ingenti forze nemiche che l’accerchiavano. Per cinque ore, con un manipolo di valorosi, fronteggiò la situazione contro un nemico soverchiante, compiendo prodigi di eroismo e di destrezza, mostrando sprezzo della morte e tenacia insuperabile. Monte Lemerle, 10 giugno 1916.

Monte Lemerle

10 giugno 1916



COZZI ROBERTO

Soldato

Soldato ( Fanteria , 9° reggimento della brigata "Regina" ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 23- 3- 1919 D.L.alla memoria. Motivo del conferimento: Non appena sferrato l’attacco, avanzò alla testa del proprio plotone, e, oltrepassato il primo ordine di reticolati, accortosi che da una buca mascherata con un telo da tenda una mitragliatrice nemica tirava sul fianco di una nostra colonna, aggirò l’arma avversaria, mediante il lancio di petardi ne uccise i serventi e si impossessò dell’arma stessa, rivolgendola tosto contro il nemico. Gravemente ferito, rimase al suo posto e poco dopo fu trovato bocconi sull’arma, colpito da una decina di proiettili. Fulgido esempio di eroismo ed alto sentimento del dovere. Monte Valbella, 29 giugno 1918.

Monte Valbella

20 giugno 1918



CRESPI PIETRO

Sottotenente

Sottotenente ( Mitraglieri , Comandante 3° sezione della 1518° compagnia mitragliatrici ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 30- 11- 1924 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: In un momento particolarmente delicato e difficile, in cui l’esempio personale aveva la più grande influenza, alla testa della propria sezione mitragliatrici, sotto l’intenso bombardamento nemico, risolutamente accorreva per proteggere il fianco di una colonna di attacco. Incontrata aspra resistenza per parte dì nuclei avversari provvisti di mitragliatrici, impegnava viva lotta, prima di potersi mettere in posizione, facendo fuoco egli stesso con un’arma sostenuta da un servente. Raggiunta infine la linea da occupare, portava le proprie armi allo scoperto, e dando mirabile prova di coraggio e di fermezza continuava ancora personalmente a far fuoco neutralizzando ogni tentativo dì avanzata nemica, finchè, colpito a morte, cadeva gloriosamente sulla propria arma dopo aver gridato: Forza, mitraglieri, evviva la vittoria ! . Monte Pertica (Grappa), 27 ottobre 1918. Note: --- Nato a Milano il 7.12.1897.

Monte Pertica (Grappa)

27 ottobre 1918



CRISAFULLI ELIA

Tenente

Tenente ( Fanteria , Comandante della 9a compagnia del III battaglione ) luogo di nascita: Casalvecchio Siculo (ME) Data del conferimento: 13- 6- 1918 D.L. alla memoria: Motivo del conferimento: Primo fra i primi del suo reparto, che, compatto ed entusiasta, lo seguiva, sorpassata già una trincea nemica, si slanciava all’assalto della seconda, attraverso un varco da lui stesso aperto nei reticolati. Scorta quindi una mitragliatrice che iniziava un fuoco violento sui suoi uomini, bello di sublime furore, vi si scagliava contro da solo, agevolando l’avanzata degli altri. Cadeva colpito alla testa, da eroe, con la pistola ancora minacciante il nemico e col nome d’Italia sulle labbra. Monte San Marco di Gorizia, 28 agosto 1917.

Monte San Marco di Gorizia

28 agosto 1917



CROSA COSTANTINO

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante della 10a compagnia del 201° reggimanto ) luogo di nascita: Biella Data del conferimento: 23- 3- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Sotto il violento bombardamento nemico, con slancio mirabile, recavasi ad occupare un caposaldo di eccezionale importanza, col compito di difenderlo fino all’estremo. Ed il compito assolveva in modo impareggiabile, mantenendosi incrollabile per quattro giorni di accaniti combattimenti, e respingendo sempre il nemico soverchiante. Rimasto con pochi uomini e attaccato da ogni parte, trovava ancora tanta energia da ingaggiare un’impari lotta con bombe a mano coll’avversario irrompente e lo fiaccava definitivamente, ma consacrava la vittoria col cosciente sacrificio della, propria vita. Fulgido esempio di eroismo, spirò dichiarandosi contento di avere, ancora una volta, reso fatto compiuto il motto: “Di qui non si passa! “. Molino Vecchio (Piave), 15 - 18 giugno 1918.

Molino Vecchio (Piave)

15-18 giugno 1918


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