MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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CALMI GIUSEPPE

Tenente

Tenente ( Alpini , 7° reggimento Alpini battaglione "Feltre" ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Ufficiale di leggendario valore, dopo tre giorni di violentissimo bombardamento e di disperati attacchi nemici, teneva con pochi superstiti, affascinati dal suo mirabile ardimento, una posizione montana di capitale importanza, riuscendo a scompigliare con accanita lotta corpo a corpo le soverchianti forze che l’accerchiavano. Nell’aspra lotta, colpito a morte, cadeva fra i suoi soldati, col grido di Savoia! sulle labbra, segnando ed affermando, anche nella morte, il limite oltre il quale il nemico non doveva avanzare. Cima Valderoa, 14 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Milano .i1 19.12.1890.

Cima Valderoa

14 dicembre 1917



CAMOZZINI GIOVANNI CARLO

Maggiore

Maggiore 9° reggimento fanteria brigata "Regina" luogo di nascita: Verona (VR) Data del conferimento: 1- 10- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Costante e fulgido esempio di coraggio a tutta prova, calmo e sereno sempre, anche nei momenti più critici, gagliarda tempra di soldato e distinto ufficiale superiore, seppe sempre infondere nei suoi dipendenti, la calma, la fiducia, l’ardire, segnalandosi in tutte le occasioni per il suo grande valore. Nella speciale circostanza in cui una granata nemica di grosso calibro colpiva in pieno la bandiera del reggimento e quattro militari che le erano da presso, con calma mirabile e sempre sotto l’intenso fuoco nemico, date pronte disposizioni per ricuperarne i gloriosi avanzi, muoveva a rincalzo di altri reparti del reggimento, impegnati nell’azione, e, nonostante la critica situazione, teneva testa al nemico. Pochi giorni dopo, mentre col consueto ardire, trascinava il suo battaglione all’attacco delle posizioni avversarie, cadeva eroicamente sul campo. San Michele del Carso, 24 e 28 ottobre 1915.

San Michele del Carso

24-28 ottobre 1915



CANGIALOSI GIUSEPPE

Tenente

Tenente 77° reggimento della valorosa brigata "Toscana"della 5a compagnia del battaglione luogo di nascita: Palermo (PA) Data del conferimento: 31- 12- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante due giorni di cruento combattimento in prima linea, ogni suo atto fu atto di valore. Avendo il nemico, che stringeva il suo reparto in una morsa di fuoco, invitato le truppe scosse alla resa, usciva dal riparo, e, agitando una bandierina tricolore in faccia agli stessi avversari, scaricava baldanzoso la sua rivoltella, e ad ogni nemico che cadeva sotto i suoi colpi gridava: Così si arrendono i soldati d’Italia !. Colpito mortalmente alla fronte, bagnava col proprio sangue il terreno conteso, infondendo nei soldati, col sacrificio della sua vita, il vigore necessario a mantenere definitivamente la posizione. Veliki - Hriback, 12 ottobre 1916. Nota: (Palermo) - 77° Fanteria --- Nato a Palermo nel 1895, ha vent'anni allo scoppio del grande conflitto. Viene mobilitato al 10° Bersaglieri, come molti siciliani, e con un corso accelerato promosso ufficiale destinato ai reparti di Milizia Territoriale. L'anno dopo ottiene un comando in linea alla Brigata di fanteria Lambro neocostituita. Lo stesso anno assegnato ad altro reggimento (77°) dopo la presa di Gorizia è al fronte sul Veliki Hribac. Circondato dal nemico spezza il fronte avventandosi coi pochi uomini sugli austriaci a costo della propria vita. 12 ottobre 1916 Medaglia Oro

Veliki Hriback

12 ottobre 1916



CANTORE ANTONIO

Colonnello

Colonnello 8° reggimento speciali alpini luogo di nascita: Sampierdarena (GE) Data del conferimento: 3- 12- 1915 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Esempio costante e fulgido d’indomito ardimento alle sue truppe, le condusse attraverso regioni difficilissime, ove il nemico si era annidato, riuscendo a sloggiarlo. Cadde colpito da palla nemica sull’osservatorio, dal quale esplorava e preparava nuovi ardimenti. Monte Tofane, 20 luglio 1915. Racconto della sua morte: Nel pomeriggio del 20 luglio, poi, si risolse ad andare, egli stesso, a fare una ricognizione verso la temuta posizione."Andiamo a vedere!" disse Cantore, come al solito, e partì accompagnato soltanto da un capitano di Stato Maggiore e da un sergente. Fatto segno a qualche fucilata lungo la salita, Cantore proseguì, come sempre, calmo ed imperterrito, impugnando il suo abituale rustico bastone. Giunto verso sera in un posto che gli parve adatto per una buona osservazione, si appoggiò ad un parapetto di roccia e si diede a scrutare col binocolo le posizioni avversarie. Ma l’occhio era ormai miope e stanco, ed il generale, noncurante del pericolo cui si esponeva, non esitò a protendersi fuori del riparo, per meglio vedere. Un primo colpo di proiettile lo sfiora appena. Gli ufficiali gli dicono di stare indietro, ma Cantore è impavido, non ha paura di niente, insiste, si sporge di nuovo. E il cecchino austriaco stavolta non sbaglia la mira. Fu un attimo. Una pallottola foratagli la visiera dei berretto, gli trapassò la fronte, fulminandolo.

Tofane

20 luglio 1915



CAPASSO PAOLO

Tenente

Tenente 30° reggimento fanteria della brigata "Pisa" luogo di nascita: Agerola (NA) Data del conferimento: 23- 8- 1916 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante un improvviso attacco nemico con gas asfissianti, rimasto separato dal suo reggimento, ponevasi a disposizione del comandante di un reggimento vicino, e, sebbene già soffrisse dell’avvelenamento dei gas, alla testa di pochi uomini, si slanciava contro il nemico, arrestandolo ed incalzandolo, finchè, morente, cadeva per non più rialzarsi, dando fulgido esempio di valore ed eroico sentimento del dovere Groviglio (Carso) 29 giugno 1916.

Trincea del Groviglio (Carso)

29 giugno 1916



CAPOCCI TEODORO

Sottotenente

2° granatieri del I battaglione della 3a compagnia luogo di nascita: Lioni Data del conferimento: 4- 7- 1920 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Educato al culto della Patria, informò ad esso ogni suo atto e per esso divenne esempio insigne di cosciente audacia e di ogni altra più bella virtù militare, di cui dette prova costante negli aspri e sanguinosi combattimenti, ai quali prese parte. In una situazione di estrema gravità, mentre l’uragano di fuoco nemico si abbatteva con formidabili effetti sulla posizione occupata dai suoi uomini, con straordinario coraggio accorse dall’uno all’altro punto della fronte ad incitare, col fascino del proprio esempio e con la sua calda parola, i soldati che l’adoravano ed a confortare feriti e morenti. Premuto da ogni parte dagli attacchi delle incontenibili soverchianti forze avversarie, perduti quasi tutti i suoi dipendenti ed essendo egli stesso in procinto di essere catturato, impugnando un fucile, con sublime fierezza si difese dai nemici, che lo serravano da presso, finchè ripetutamente colpito, gloriosamente cadde, spirando col nome d’Italia sulle labbra. Quota 1152 - Cesuna (Asiago), 31 maggio -3 giugno 1916.

Quota 1152, Cesuna (Asiago)

31 maggio - 3 giugno 1916



CARABELLI RODOLFO

Aspirante Ufficiale

Aspirante Ufficiale ( Fanteria , Comandante della 2a sezione del III battaglione del 5° reggimento della brigata "Aosta" ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. Motivo del conferimento: Diciottenne, per la prima volta al fuoco, ferito gravemente al polmone destro, non lasciava il comando della propria sezione e nemmeno ne informava i propri superiori pel desiderio di rimanere in un momento critico dell’azione al posto d’onore fra i suoi mitraglieri sottoposti a violento bombardamento nemico. Più tardi, per lo scoppio di una granata, che lo investiva quasi in pieno, riportava 26 ferite. Accettava solo allora di essere allontanato dalla posizione, dimostrando di possedere un cuore da veterano, chè quasi in fin di vita, si sforzava ancora di fumare una sigaretta per non impressionare col suo stato lacrimevole le truppe di rincalzo. Sublime esempio di stoicismo e di elettissime virtù militari. Col della Berretta (Monte Grappa), 6 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Milano il 2.2.1899.

Col della Berretta (Monte Grappa)

6 dicembre 1917



CARDELLI TORQUATO

Soldato

Bersagliere 72° reggimento fanteria luogo di nascita: S. Ermo di Lari (PI) Data del conferimento: 10- 11- 1916 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Benchè ferito due volte, non abbandonava il combattimento, anzi valorosamente si slanciava avanti nella trincea nemica e, gridando “Savoia, incitava i compagni a seguirlo, finché il piombo nemico lo rendeva cadavere. Le ultime sue parole furono: Viva l’Italia !. Alpe di Cosmagnon, 10 ottobre 1916. Nota: (Lari PI) - 7° Reggimento Bersaglieri - Nasce a Sant'Ermo di Lari (PI) l'11 ottobre 1895. Chiamato alla leva, viene coscritto al 5° reggimento col quale entra in linea sul Carso. Ammalatosi di tifo, dopo lunga degenza viene trasferito al VII ciclisti in linea sul Pasubio. Il 10 ottobre 1916 un gruppo di bersaglieri ciclisti, inerpicandosi lungo i canaloni della Vallarsa coi fanti della Puglia piombarono sul nemico all'alpe di Cosmagnon. Ferito una prima volta alla spalla, prosegue imperterrito verso le trincee nemiche, dove viene fatto segno ad un nuovo fuoco di fucileria che gli procura la seconda ferita al braccio sinistro. Per combattere la destra può essere sufficiente e Cardelli coi pochi compagni rimasti riesce ad espugnare la trincea avversaria giusto in tempo per il terzo colpo in arrivo, quello mortale. Al tenente che sopraggiunge riesce solo a sussurrare parole di entusiasmo e patriottismo. "Viva l'Italia, Avanti Savoia" Medaglia d'Oro alla memoria.

Alpe Cosmagnon

10 ottobre 1916



CARETTA ANNIBALE

Maggiore

Maggiore ( Cavalleria , Comandante del VII gruppo bombarde del 6° raggruppamento ) luogo di nascita: Alessandria (AL). Data del conferimento: 11- 5- 1922 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di un gruppo di batterie di bombarde, votato a sicuro sacrificio, sorpreso dall’irruzione nemica consegnava al proprio attendente l’ultimo scritto, vergato con ferma mano, per trasmettere ai suoi superiori precise notizie della sua tragica situazione. Con la pistola in pugno, affrontava poscia, con suprema audacia, l’ira nemica, finchè, sopraffatto dai numero, cadeva colpito a morte da pugnalata alla gola, irnmolando la nobile vita per l’onore dei nome italiano. Montello, 15 giugno 1918.

Montello

15 giugno 1918



CARETTI FEDELE

Soldato

Soldato ( Bersaglieri , 2a compagnia del 13° reggimento bersaglieri ) luogo di nascita: Arbizzo (VA) Data del conferimento: 18- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante violento bombardamento avversario, avuta troncata una gamba da una scheggia di bombarda, mirabilmente calmo, chiedeva all’aiutante di sanità di essere medicato dopo di altri feriti, e da solo si recideva con un coltello l’arto, e si arrestava l’emorragia con la cinghia dei pantaloni. Incurante di sè e del dolore, incorava quindi ed incitava ancora i compagni ed al proprio comandante di compagnia, accorso per confortarlo, diceva che non era nulla. Poco dopo spirava. Testa di ponte di Capo Sile, 20 maggio 1918. Nota ------- Nasce a Arbizzo (va) il 19 luglio 1892. Nel 1912 viene arruolato nel 9° reggimento e partecipa alla campagna di Libia in forza all'11°. Trattenuto in servizio si distingue al soccorso del terremoto di Avezzano. Allo scoppio della guerra viene destinato nell'alto Isonzo dove nell'inverno resta congelato agli arti inferiori. Rientrato dalla convalescenza, passa al 7° e poi al 13°.Il 20 maggio 1918 sul Piave, nell'azione di contenimento del nemico a Capo Sile resta gravemente ferito a una gamba. La gamba è quasi recisa e non resta che legare un laccio sopra la ferita. Provvede lui stesso con un coltello a recidere il resto dell'arto. La morte sopraggiunta in seguito all'emorragia e lo stoicismo nel contegno lo rendono proponibile per una decorazione. Alla memoria gli viene conferita la Medaglia d'Oro.

Testa di ponte di Capo Sile

20 maggio 1918



CARLETTI don ANNIBALE

Tenente Cappellano

Tenente Capellano 207° reggimento fanteria della brigata "Taro" luogo di nascita: Motta Baluffi (CR) Data del conferimento: 26- 10- 1916 D.L. Motivo del conferimento: Dal giorno in cui si presentò al reggimento, con opera attiva ed intelligente, seppe inspirare in tutti i militari i più elevati sentimenti di fede, di dovere e di amor patrio, dando, anche in azioni militari, costante prova di coraggio personale e di sprezzo del pericolo. In vari combattimenti, sempre primo ove più intensa infuriava la lotta, incurante dei gravi pericoli ai quali era esposto, incitava i soldati a compiere, fino all’ultimo, il loro dovere, mostrandosi anche instancabile nel raccogliere e curare i feriti. Ben due volte riunì militari dispersi, rimasti privi di ufficiali, e, approfittando dell’ascendente che aveva saputo acquistarsi fra i soldati, li riordinò e li condusse all’assalto. Intimatagli dal nemico la resa, vi si rifiutò risolutamente, ordinando e dirigendo il fuoco contro le forze preponderanti dell’avversario, al quale inflisse gravi perdite. Costa Violina, 15-17 maggio; Passo Buole, 30 maggio 1916.

Costa Violina, Passo Buole

15-17 maggio 1916 - 30 maggio 1916



CARLI GIUSEPPE

Sergente

Sergente dei Bersaglieri 4a compagnia del XXIII battaglione luogo di nascita: Barletta (BA) Data del conferimento: 4- 1- 1920 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: In un critico combattimento, in cui era di estrema necessità l’occupare una posizione per proteggere il riordinamento di altre truppe e dar loro il tempo di riaversi da una sorpresa, con straordinario slancio, trascinando con l’esempio tutta la propria squadra, raggiunse, primo del suo plotone, l’appostamento indicato, furiosamente battuto dal tiro di mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente per due volte, non cessò dall’incitare con la voce e con gli atti, bersaglieri e graduati. Colpito ancora due volte, si trascinò, con stoicismo e coraggio impareggiabili, fino a pochi metri dal ciglio dell’appostamento, e quivi, fulgido esempio di tenacia, gridò le sue ultime parole ai dipendenti che avrebbero voluto soccorrerlo: Andate a sparare!, e gloriosamente spirò. Monte Mrzli, 1° giugno 1915. Piccola nota bibliografica: Al terzo anno della scuola di ragioneria interrompe gli studi per arruolarsi nel 11° Rgt come allievo sergente. L'anno successivo (1915) viene trasferito nel grado al 12° (4a cp. XXIII Btg.). 1giugno 1915 " Un manipolo di una quindicina di giovani s'avvia, primo fra tutti il sergente...e va avanti.. una scarica di fucileria e poi un'altra, fuoco intermittente, continuato, insistente. Un proiettile gli raggiunge il braccio sinistro, poi la spalla. "Coraggio coraggio a momenti saranno qui i nostri" il manipolo si assottiglia mentre da lontano spuntano i soccorritori. I suoi movimenti sono pesanti e pur accasciato continua a far fuoco fino a quando altri due proiettili lo colpiscono al petto. "non vi curate di me.. andate, andate..." I soccorsi erano arrivati e il nemico era ricacciato. Il comandante si chinò sulla salma " Eccolo il vostro sergente che ha dato la vita alla Patria. Inginocchiatevi bersaglieri e ispiratevi a lui per essere degni figli di questa Italia" Azzida, 14 maggio 1915 Carissimo padre Non ho potuto scrivere prima perché sin dalla settimana scorsa siamo stati a lavorare sui monti a fare le trince e le strade di comunicazione perché questa povera regione era ed è ancora priva di strade. Essendo stati in montagna, alla mensa non abbiamo più potuto convivere e perciò abbiamo dovuto mangiare con quelle 2 lire che ci danno di paga. Figurati, non avanzava nemmeno un soldo e non si era mai soddisfatti perché i viveri vanno molto cari. Basti dire che il pane costa ad 80 centesimi al chilo, e poi è pane nero, poco cotto come la pasta. Un piatto di riso fatto così alla buona ci costa L. 0.40, una bistecca L. 0,50. Figurati se le 2 lire bastano al giorno a voler mangiare, limitatamente 2 volte al giorno. Di conseguenza poi, benché avrei potuto fare una scappatina a Cividale per farmi le fotografie, non ci son potuto andare perché senza un soldo. Non dico che io volessi richiedere questa rossa somma di denaro, per andare a Cividale, mi basterebbe anche 5 lire per farmi le fotografie. Mi potrai dire che non si sa di dove prenderle. Si ma quella gran buona mamma potrebbe dare una cinquantina di soldi, la nonna potrebbe dare una liretta, tu volendo, sacrificandoti potresti metterci qualche altro soldo e anche a non voler spendere, 0.40 per spedirle a mezzo raccomandata, potresti metterle in una lettera regolare, ben chiusa, con un indirizzo chiaro, e la busta della lettera piuttosto di carta opaca, perché mi arrivino lo stesso con la semplice spesa di cent. 10. Volendo potresti mandarmeli facendo un sacrificio enorme. Forse ed è probabile che il giorno 20 andiamo via da Azzida e andremo sopra un monte coperto di neve, il più alto e si chiama Matajur sopra il quale passa il confine. Là poi non ne parliamo di poter andare a Cividale perché c’è la distanza di 34 Km. perciò allora sarà impossibile farmi le fotografie. Noi qui abbiamo saputo che l’onorevole Salandra sta facendo le sue dimissioni dal potere, e si dice che verrà quella testa matta di Giolitti. Sarà certo un bello sconvolgimento al Senato, ma per conto mio e a parere di tutti quanti ne siam qui, la guerra si deve fare se non per volontà della nazione poiché l’Austria sarebbe disposta a cedere un bel tratto del Trentino, della Gorizia sino all’Isonzo e due isole della Dalmazia che non sono propriamente quelle richieste dall’Italia, ma la guerra la deve fare per poter affermare i suoi diritti ed anche perché è obbligata dall’Inghilterra che sin ora ci ha fornito tutti i mezzi. Poi lo scopo di questa guerra non sarebbe limitato alla semplice richiesta di quel territorio, ma essa ha l’obbiettivo pure di disfare, di annientare, di distruggere la Germania e l’Austria. ... Questa mattina mi è arrivata una lettera di mio fratello la quale mi annunzia che sei ammalato. Che cosa hai? Nientemeno che non mi fai sapere niente, e poi da casa non me lo potevano scrivere? Fammi sapere qualche cosa. È da un anno e tre mesi che sto fuori casa, e quant’anche ci siamo scritti, non son riuscito a sapere niente della particolarità di famiglia. Perché questo? Perché non dirmelo? Così anche di mio fratello, non ne ho saputo mai di quel che ha combinato. Tutti i giorni, qui da parecchi bersaglieri richiamati vengo a conoscenza di tante piccole cose a me veramente ignorate e che nemmeno da me solo potevo immaginare. La mia famiglia è quella stessa di prima? Mio fratello Vincenzo non è come prima, un lazzarone? E Giovanni non sarà peggio di Vincenzo? Scommetto che quegli non saprà nemmeno scrivere il suo nome e cognome perché si vedeva che era il più svogliato, e anche perché non gli saranno stati dati tutte le cose necessarie per un bambino. Che fa? Si ricorda di me, scommetto che no. Forse non saprà nemmeno che oltre a Gaetano, a Vincenzo, abbia un altro fratello quale sono io. Questo poi non solo si estende su Giovanni, ma a tutto il resto della famiglia che non sa che anch’io ci sono tra i viventi su questa terra. Non continuo più perché come si vede mi viene a mancare anche la carta. Non faccio altro che salutare tutti e tu abbi i miei abbracci. Tuo figlio Giuseppe Fammi sapere tutto ciò che ho domandato e scrivimi presto. Se puoi spedirmi un cinque lire, mandamele subito se no nemmeno le fotografie mi posso fare». Non farla leggere a estranei

Monte Mrzli

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CAROLEI GAETANO

Tenente Colonnello

Tenente Colonnello ( Artiglieria , 14° reggimento comandante 7a batteria ) luogo di nascita: Napoli (NA) Data del conferimento: 8- 4- 1920 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgido e costante esempio di valore, mentre la propria batteria era violentemente controbattuta da medi e grossi calibri, non cessò cli far fuoco, benchè una riservetta colpita, scoppiando, avesse travolto e sotterrato un cannone, e, successivamente, un altro proietto avesse pure colpito in pieno una piazzuola ed una riservetta, incendiandola ed uccidendo due serventi. Continuò, poi, con eroico esempio di calma, di coraggio e di sprezzo del pericolo, un tiro efficacissimo sulle trincee nemiche con l’unico pezzo rimastogli. In una breve pausa di fuoco, insieme con un altro ufficiale della batteria, con nobile sentimento di altruismo accorse per recuperare i resti di due soldati rimasti sotto la piazzuola sconvolta, ma, investito dallo scoppio di una granata nemica ne ebbe parte del volto asportata, cadendo tramortito. Riavutosi dopo parecchie ore, al cappellano del reggimento che l’assisteva, richiese a segni una lavagnetta e, scrivendo su di questa, per prima cosa domandò notizia delle sorti della batteria e del combattimento, dando in tali difficili momenti nuova sublime prova di quella alta virtù militare, di quella straordinaria fermezza d’animo e di quel vivo entusiasmo che sempre lo avevano guidato ed animato in ogni sua azione. Zona di Cipryanisce, 12 maggio 1917.

zona di Cipryanisce

12 maggio 1917



CARROCCIO ALESSANDRO

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante del III battaglione 206° reggimento brigata "Lambro" ) luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 13- 9- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Splendida figura di soldato e di condottiero, con incrollabile attività preparava l’azione che era diventata il suo sogno più caro, e che più tardi dirigeva con singolare perizia e mirabile ardimento. Riconosciuti personalmente i varchi nel reticolato nemico, alla testa del proprio battaglione, fra l’infuriare del violento fuoco avversario, si slanciava per ben cinque volte all’assalto, fulgido esempio di valore, di sublime sprezzo del pericolo, sinchè venne colpito a morte, chiudendo gloriosamente una vita tutta consacrata alla Patria. San Marco di Gorizia, 14 -15 maggio 1917.

San Marco di Gorizia

14-15 maggio 1917



CASAGRANDE DI VILLA VIERA EUGENIO

Capitano

Capitano ( A.A. , Pilota ) luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 11- 11- 1918 M.P.S. Motivo del conferimento: Con costante serenità e cosciente sublime ardimento compiva una serie di mirabili audacissime gesta, per le quali, mediante la sua entusiastica illuminata dedizione all’arduo compito assunto, veniva aperta la via al raggiungimento di importanti obiettivi militari e di alte finalità nazionali. Alto Adriatico, luglio - agosto 1918.

alto Adriatico

Luglio - agosto 1918


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