MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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BOSCHETTI ERASMO

Maggiore

Maggiore 206° reggimento fanteria brigata "Avellino" luogo di nascita: Costiglione delle Stiviere (MN) Data del conferimento: 24- 5- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante un aspro combattimento, portatosi in testa al suo battaglione, incuorava i soldati ad attraversare un passaggio intensamente battuto dal fuoco avversario, dando loro esempio del più calmo e sereno sprezzo del pericolo ed esponendosi per primo alle offese del nemico. Ferito gravemente una prima volta, rimaneva al suo posto, continuando ad incitare i dipendenti; ferito una seconda volta, proseguiva nella sua eroica condotta, nascondendo a tutti con volto sereno le sue sofferenze, flnchè un terzo e più grave colpo, mettendolo quasi in fin di vita, lo obbligava a lasciare suo malgrado il combattimento. Spirava pochi giorni dopo in un ospedale, rivolgendo il suo pensiero alla Patria. Casa due Pini di San Marco (Gorizia), 14 novembre 1916.

Casa due Pini di San Marco (Gorizia)

14 nobembre 1916



BOSSI MAURILIO

Sottotenente

Sottotenente ( Fanteria , Comandante della 3a compagnia del I battaglione ) luogo di nascita: Saronno (VA) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante quattro giorni di aspro combattimento, dopo aver trascinato più volte all’attacco di Nervesa i suoi soldati con la nobiltà dell’esempio e con l’ardore del suo eroismo, essendo venuto meno per ferite il comandante della compagnia, rimasto solo ufficiale, di fronte al nemico che incalzava in forze soverchianti, raccoglieva i pochi superstiti e con essi si slanciava in un ultimo disperato assalto. Sopraffatto e circondato l’esiguo manipolo di prodi, rifiutava di arrendersi e si difendeva fino all’ultimo con la pistola in pugno, finchè cadde da eroe, colpito dai pugnali nemici. Esempio di sublime sacrificio, immolò in tal modo i suoi vent’anni alla Patria. Montello (Nervesa), 16-20 giugno 1918.

Montello (Nervesa)

16 - 20 giugno 1918



BRENCI ALESSANDRO

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante 8a compagnia del 94° reggimento ) luogo di nascita: Acquapendente (VT) Data del conferimento: 3- 1- 1918 D.L. Motivo del conferimento: Comandante di una linea di occupazione molto esposta alle irruzioni nemiche, in occasione di un furioso attacco notturno di sorpresa, con mirabile prontezza ed energia, interveniva nel punto più minacciato, rianimando con la sua presenza i propri uomini alquanto scossi e riordinandoli. Caduto ferito gravemente ad una gamba ed impossibilitato a muoversi, continuava ad incitarli con voce altissima, infondendo in tutti la propria decisa volontà di resistere e riusciva a respingere l’avversario, costringendolo a ritirasi, dopo di che consentiva a farsi trasportare al posto di medicazione. Costante fulgido esempio delle più belle virtù militari e animato da altissimo sentimento del dovere, sopportava senza un pensiero di rammarico l’amputazione del piede, ed al comandante del reggimento che lo visitava subito dopo tale operazione chiedeva soltanto notizie dei suoi soldati feriti e gli segnalava coloro che maggiormente si erano distinti al suo fianco. Sella di Dol, 2 agosto 1917.

Sella di Dol

02 agosto 1917



BRIGHENTI COSTANTINO

Maggiore

Maggiore ( Fanteria, II battaglione Libico ) luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 11- 2- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante il lungo blocco di Beni Ulid, diede tali prove di fermezza d’animo, di energia e di coraggio da destare alta ammirazione e fervido affetto nelle sue truppe, le quali lo avrebbero con fiero ardimento seguito in una vigorosa azione in campo aperto, da lui già ideata e predisposta, se la disperata situazione non avesse imposto ineluttabilmente al presidio di arrendersi, nonostante tanto fulgido eroismo. Morì dopo un anno di prigionia. Beni Ulid (Libia), maggio -giugno 1915.

Beni Ulid (Libia)

maggio - giugno 1915



Brunner Guido

Sotto Tenente

Ufficiale 152° reggimento fanteria luogo di nascita: Trieste (TS) Data del conferimento: 23- 8- 1916 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di plotone nella difficile e contrastatissima difesa di Monte Fior, conscio della suprema importanza del momento resistette, impavido, sulla linea del fuoco per dodici ore, dirigendo ed animando col suo entusiasmo il proprio reparto ed altri rimasti senza ufficiali, accorrendo ove maggiore era il pericolo, sempre audace, sereno, instancabile finché, colpito al cuore, cadde gridando “Qui si vince o si muore! Viva l’Italia. Monte Fior, 8 giugno 1916. Nota: da Trieste 152° Reggimento Fanteria (nome di guerra Berti Mario) "Comandante di plotone, nella difficile contrastatissima difesa di Monte Fior, conscio della suprema importanza del momento, resistette, impavido, nella linea del fuoco per dodici ore, dirigendo ed animando col suo entusiasmo il proprio reparto ed altri rimasti senza ufficiali, accorrendo ove maggiore era il pericolo, sempre audace, sereno, instancabile, finchè colpito al cuore, cadde gridando: "qui si vince o si muore! Viva L'Italia".

Monte Fior

08 giugno 1916



BUCCARELLA CARLO

Sottotenente

Sottotenente 132° reggimento fanteria della brigata "Lazio"della 6a compagnia luogo di nascita: Salonicco (Grecia) Data del conferimento: 8- 1- 1922 R.D.alla memoria. Motivo del conferimento: Volontario di guerra, di fronte al nemico dimostrò sempre sereno coraggio, cosciente spirito di abnegazione, fiducia in sè e nei propri uomini. Alla testa del suo reparto, animandolo con le parole e con l’esempio, si portò alla conquista di una trincea avversaria, ove giunse per primo, facendone prigionieri i difensori. Continuò la sua opera con fede e coraggio mirabili, respingendo parecchi furiosi attacchi nemici. Ferito gravemente, manteneva fermo contegno incurante del dolore che lo straziava e fiero del dovere compiuto. Moriva in seguito alla ferita riportata, non senza prima avere esortati i suoi soldati alla lotta, gridando: Coraggio! Viva l’Italia !. Fulgido esempio di eroismo e di alte virtù militari. Cave di Selz, 29 giugno 1° luglio 1916.

Cave di Selz

29 giugno - 1



BUCCELLA GINO

Bersagliere

Bersagliere 120° reggimento dell' 8a divisione luogo di nascita: Trento (TN) Data del conferimento: 2- 10- 1924 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Volontario di guerra, irredento, sempre animato da fervido amor di Patria, esempio mirabile di costante valore, nell’assalto di una forte posizione che raggiungeva primo fra i primi, cadeva colpito a morte gridando: «Viva Trento! Viva l’Italia! ». Mentre veniva trasportato al posto di medicazione, incontrato un reparto di truppe che con la bandiera si dirigeva verso la linea di combattimento, fatti fermare i suoi portatori, volle essere avvicinato alla Bandiera, che baciò ripetutamente gridando ancora: Viva l’Italia! e incitando i compagni a proseguire per vincere e liberare Trento sua città natale. Poco dopo spirava. M. Sleme, 15 agosto 1915. Note: ---- Nasce irredento a Trento il 14 novembre 1894. Sottrattosi alla leva austriaca nel 1914 finisce a Milano agli "instabili" del 12° di Pericle Negrotto. Il 15 agosto 1915 nel corso del terzo tentativo della conquista dello SlemeMrzli, lanciatosi tra i primi allo scoperto, venne ferito sui reticolati. Per la gravità delle ferite venne raccolto e avviato alle retrovie. Qui incrociando i fanti della Brigata Modena, che appartenevano alla stessa divisione, così gli si rivolse "Ora tocca a Voi, liberate Trento, Trento italiana" Aggrappatosi alla bandiera del reparto concluse la sua vita terrena al grido di "Viva l'italia".

Monte Sleme

15 agosto 1915



BUCCHI NOVENIO

Sergente

Sergente di Artiglieria 163a batteria da montagna luogo di nascita: Cascia (PG) Data del conferimento: 28- 3- 1926 D.L. Motivo del conferimento: Accorso dalla lontana America per offrire la sua ardente giovinezza alla Patria, prese parte alla guerra sempre in prima linea dando continue prove di valore, di disciplina esemplare e di altissimo spirito di sacrificio. Puntatore di un pezzo che in circostanze particolarmente difficili, sotto violento tiro nemico, era riuscito a piazzarsi sulle linee di fanteria, con mirabile fermezza e valore non esitava per due volte, in cui granate mal calibrate incepparono la bocca da fuoco, ad uscire dal riparo degli scudi per infilare lo scovolo nella volata e tentare lo sgombero della culatta con ripetuti colpi sul proietto innescato. Nell’eseguire per la seconda volta la detta operazione, rimaneva ferito da pallottola al petto. Non ancora perfettamente guarito rinunciò alla licenza di convalescenza per rientrare alla sua batteria, ove rinnovò, in ripetute azioni, atti di valore e coraggio non comune. Durante la ritirata dall’Isonzo al Tagliamento volontariamente si offerse per prendere collegamento con la colonna autocarreggiata di munizioni rimasta in territorio già occupato dal nemico, riuscendo con somma audacia, coadiuvato da altro sottufficiale, ad incendiare gli autocarri. Più tardi lavorando in una galleria ricovero, causa lo scoppio accidentale di una mina, riportava ferite multiple e la perdita della vista. Chiudeva così dolorosamente il ciclo dei suoi atti di valore e di devozione al dovere, che quasi come un rito offriva giornalmente alla Patria. Carso (quota 208 sud), 7 settembre 1916; zona di Gorizia, novembre 1916; Pieve di Monte Aperta, 28 ottobre 1917; Monte Grappa, 10 luglio 1918.

Carso, Quota 208 Sud, Gorizia, Pieve di Monte Aperta, Monte Grappa

Settembre - novembre 1916; 28 ottobre 1917; 1 luglio 1918 11 luglio 1918



BUFFA DI PERRERO CARLO

Tenente colonnello

Tenente Colonnello 138° reggimento fanteria della brigata "Barletta" luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 15- 3- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Alla testa del suo reggimento, con sereno sprezzo del pericolo, lo condusse alla conquista di una forte e contrastata posizione nemica. Superatala, con meraviglioso ardimento e mirabile slancio, sempre in prima linea, proseguì nell’azione, inseguendo il nemico, frustrandone ogni tentativo di resistenza e spingendosi fino alla linea più avanzata del campo di battaglia. Ivi, con insuperabile serenità ed incrollabile fermezza, per una intera notte e fino al mezzogiorno dell’indomani, seppe col suo valoroso reggimento resistere agli accaniti contrattacchi dell’avversario ed alle sue ripetute minacce di avvolgimento, assicurando così la completa, brillantissima vittoria conseguita dai nostri nel pomeriggio dello stesso giorno. Sulla stessa linea più avanzata, trovò morte gloriosa, mentre si studiava di affermare la vittoria col consolidamento delle posizioni conquistate. Locvizza, Kastanjevizza, 1 -4 novembre 1916.

Locvizza, Kastanjevizza

1 - 4 novembre 1916



BUTTINI CASIMIRO

Colonnello

Colonnello nella riserva ( A.A. , 3a squadriglia da bombardamento ) luogo di nascita: Saluzzo (CN) Data del conferimento: 29- 9- 1917 M.P.S. Motivo del conferimento: Pilota d’aeroplano, fatto segno durante un’azione di bombardamento ad intenso e ben aggiustato tiro di artiglieria nemica, calmo e sprezzante di ogni pericolo, si indugiava sulle posizioni da battere, per eseguire con precisione il tiro delle sue bombe. Investito da raffiche sempre più precise, visto colpito a morte il secondo pilota, cui una granata aveva asportato la testa, e ferito egli stesso ad un braccio, col viso coperto dal sangue e da brandelli di carne del compagno ucciso, nonostante che l’apparecchio, gravemente colpito in più parti, non obbedisse più ai comandi, conservava ed infondeva, col suo contegno energico e risoluto, eroica calma in tutto l’equipaggio e, dopo sforzi inauditi, riusciva a mettere in sesto l’apparecchio che precipitava; passando quindi a bassa quota sulle linee nemiche, tra l’infuriare della fucileria, delle artiglierie e delle mitragliatrici, riconduceva sul suolo della Patria i compagni illesi ed il suo prezioso carico di morte. Cielo di Ternova, 9 settembre 1917.

cielo di Ternova

09 settembre 1917



CABRUNA ERNESTO

Sottotenente

Sottotenente ( Carabinieri , Battaglione aviatori 77a squadriglia ) luogo di nascita: Tortona (AL) Data del conferimento: 24- 5- 1924 R.D. Motivo del conferimento: Magnifico asso cacciatore dell’aviazione, nella perfetta esecuzione di ordini come in arditissime iniziative, in combattimenti sostenuti e vinti con incredibile audacia anche da solo contro numero stragrande di temuti e ben agguerriti avversari, spesso in stato cagionevole di salute, prodigò in ogni circostanza di guerra la sua meravigliosa instancabile attività, con tempra di romano eroismo. Nell’ultima grande offensiva, cui volle ad ogni costo partecipare, uscendo dall’ospedale ove era degente per ferita, pur avendo il braccio destro ancora immobile e dolorante e perciò trovandosi in condizioni di assoluta inferiorità, con inarrivabile tenacia di volere ed animosità, attaccava, in lontano campo di aviazione, vari apparecchi nemici pronti a partire e ne incendiava due. In altra occasione si slanciava in mezzo ad un gruppo di trenta apparecchi nemici, abbattendone uno ed ostacolando agli altri il raggiungimento del loro obiettivo, essendo per lui la superiorità numerica del nemico stimolo ad ingaggiare la lotta. Nelle più varie e difficili circostanze, dall’inizio alla fine della guerra, compiendo in complesso oltre 900 ore di volo, senza esitare di fronte alle più audaci imprese, rese alla Patria grandi e segnalati servizi. Aiello, ottobre 1917; cielo del Piave, giugno, luglio, novembre 1918.

Aiello, cielo del Piave

ottobre 1917, giugno, luglio, novembre 1918



CADLOLO ALBERTO

Sottotenente

Sottotenente ( Fanteria , Comandante del 3° plotone, II btg. 240° rgt. ) luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 31- 3- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Primo fra i più valorosi, animato da intenso amor di Patria, guidò con l’esempio il suo plotone all’attacco del Pertica, formidabilmente munito a difesa, fra l’imperversare delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente ad un ginocchio da bomba a mano, sotto i trinceramenti avversari, accrebbe la fede e l’ardore, in sè e nei suoi, raggiungendo la cima, irruppe primo nelle superate difese. Nel furioso corpo a corpo, che ne seguì, piegato sul ginocchio infranto, ma con cuore invitto incitò i suoi soldati a tener fermo, agitando un fazzoletto tricolore ed inneggiando alla Patria, finchè una fucilata alla tempia ne troncò la giovane nobilissima vita. Monte Pertica ( Grappa ), 24 ottobre 1918. Note: ---- Nato a Roma il 13.8.1899.

Monte Pertica (Grappa)

24 ottobre 1918



CAIAZZO OTTAVIO

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante del I battaglione del 2° reggimento fanteria della brigata "Re" ) luogo di nascita: Napoli (NA) Data del conferimento: 19- 8- 1921 R.D. alla memoria . Motivo del conferimento: Comandante interinale di un battaglione, tenne testa a preponderanti forze nemiche accerchianti, fino all’estremo sacrificio suo e dei suoi, con tanto fulgido valore ed azione così efficace da permettere la salvezza del rimanente della sua brigata e di molte altre truppe di fanteria e di artiglieria. Cadde da eroe sul campo. Kobilek, 26 ottobre 1917.

Kobilek

26 ottobre 1917



CALDERONI ANTONIO

Soldato

Soldato 44° reggimento fanteria brigata "Forlì" luogo di nascita: Lugo (RV) Data del conferimento: 25- 11- 1919 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Con fervida ed incrollabile fede, durante un anno circa di campagna, prodigava tutte le proprie energie per prestare il massimo concorso nelle più difficili prove sostenute dal reggimento. In una circostanza di estrema gravità in cui la sua compagnia dovè lungamente ed accanitamente lottare, accerchiata da soverchianti forze, già gravemente ustionato alle mani dal fucile arroventato pel prolungato tiro, continuava a far fuoco, raccomandava ai vicini di mirare giusto, ed alla intimazione di resa fieramente gridava: Mai, mai il 44° !. Ferito ad un polpaccio e visto un gruppo di nemici che si avventavano ad arma bianca contro il suo capitano, balzava in piedi, accorrendo in difesa del superiore. Stretto da ogni parte, ferito nuovamente nella furibonda lotta impegnata, cadeva ginocchioni, ma, fulgido esempio di straordinario valore, anche da questa posizione atterrava ancora un nemico e seguitava a combattere con indomabile violenza, finchè, crivellato di colpi, lasciò eroicamente la vita sul campo. Monte Lemerle (Asiago), 10 giugno 1916.

Monte Lemerle (Asiago)

10 giugno 1916



CALDIERI LUIGI

Colonnello

Colonnello 75° reggimento fanteria "Napoli" luogo di nascita: Firenze (FI) Data del conferimento: 31- 12- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Costante esempio a tutti di sprezzo del pericolo, di fede incrollabile nella vittoria, di devozione al dovere, nell’attacco di una fortissima posizione si slanciava alla testa dei suoi battaglioni per infondere loro quell’impeto che solo poteva avere ragione dell’accanita resistenza nemica. A pochi passi dalle mitragliatrici avversarie, oltre la trincea dal suo valore conquistata, cadeva colpito a morte, coronando con una eroica fine la sua efficace opera di ardimentoso comandante. San Grado di Merna (Gorizia), 2 novembre 1916.

San Grado di Merna (Gorizia)

02 novembre 1916


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