MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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BERTACCHI GIOVANNI

Tenente

Tenente ( Fanteria , 157° reggimento della brigata "Liguria" 1a compagnia ) luogo di nascita: Lugo di Romagna Data del conferimento: 13- 7- 1919 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Esempio di ardimento e di valore, per oltre venti mesi continui di trincea, trasfuse nei dipendenti le alte virtù militari che lo animavano e trascinò più volte brillantemente in lotte vittoriose il proprio plotone sullo Zovetto, sul Pasubio, sulle Melette e la compagnia su Monte Zomo. In servizio di posto avanzato, durante un violento attacco nemico sferrato dopo intenso bombardamento, con fulgida prova di incrollabile tenacia trattenne coi suoi uomini le prime ondate avversarie soverchianti di numero e, gravemente ferito, persistette nella lotta, incitando i dipendenti alla più strenua resistenza, finchè colpito da una bomba a mano nemica gloriosamente cadde al proprio posto di combattimento, senza aver mai ceduto un solo palmo del terreno affidatogli. Monte Zomo, 16 - 17 novembre; Sambugari, 4 dicembre 1917

Monte Zomo, Sambugari

16 - 17 novembre, 4 dicembre 1917



BERTOLOTTI GIUSEPPE

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante della 44a batteria someggiata ) luogo di nascita: Gavardo (BS) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Magnifica tempra di soldato, sempre primo nelle più rischiose imprese, là dove maggiore era il pericolo, diede ovunque il più fulgido esempio di valore, di patriottismo, di fede. Comandante di una batteria nelle più difficili condizioni, in terreno aspro, scoperto, fortemente battuto e sulla medesima linea delle fanterie avanzate, cooperò alla difesa della posizione fino all’estremo limite del possibile. Circondato da ogni parte, non si perdette d’animo ed incitò i suoi uomini alla resistenza. Ferito più volte mortalmente e già prigioniero, non desistette dall’incuorare gli altri finchè rimasto privo di sensi, venne trasportato in un ospedale nemico, ove decedette pochi giorni dopo, lasciando scritti nei quali si diceva lieto di morire nella visione di un’Italia più grande, più nobile e più potente. Monte Badenecche, 21 novembre - 4 dicembre 1917. Note: ---- Nato nel 1890 a Gavardo (Brescia) Capitano in servizio permanente effettivo 2° Reggimento Artiglieria da Montagna Comandante 44ª Batteria.

Monte Badenecche

21 novembre 1917 - 4 dicembre 1917



BETTOJA EDOARDO

Maggiore

Maggiore 19°regg.della brg.di"Brescia",al comando del 3° battaglione luogo di nascita: Caluso (TO) Data del conferimento: 22- 12- 1915 M.P.S. Motivo del conferimento: Spingeva le sue truppe all’assalto di fortissime trincee nemiche, facendo prigioniero un reparto austriaco, venuto improvvisamente ad attaccare sul fianco. Durante l’accanito combattimento, ferito successivamente e per tutto il corpo da cinque proiettili dei quali uno gli fracassava una spalla, persisteva ad incuorare i suoi all’azione, a farsi onore in nome del reggimento. Ferito una sesta volta da scheggia di granata e trasportato via, seguitava ancora ad incitare quelli che incontrava a perseverare nel combattimento. Castelnuovo del Carso, 18-20 luglio 1915.

Castelnuovo del Carso

18-19-20 luglio 1915



BEVILACQUA LUIGI

Sergente

Sergente ( Genio , Capo squadra minatore della 2a compagnia ) luogo di nascita: Flaibano (UD) Data del conferimento: 13- 10- 1918 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Partito volontario per la zona di operazione allo scoppio delle ostilità, dette costante fulgido esempio delle più elette virtù militari. Guastatore volontario del reticolato nemico a M. Piana (luglio 1915); collaboratore preziosissimo alla costruzione dell’osservatorio avanzato del San Michele (novembre 1915); minatore di eccezionale tenacia al cavernone di quota 219 ove, allo scoperto, tra il grandinare di proiettili, aprì con mazzetta e pistoletto lo sbocco stabilito, dopo che il perforatore era stato distrutto da una granata avversaria (19 agosto 1917); lavoratore e fante all’occorrenza, tutta la sua opera fu di abilità e di ardimento. Fiero del proprio compito, cui prodigò ogni sua energia, due volte ferito (il 16 agosto 1916 a Gorizia, il 6 settembre 1917 a quota 241), due volte rinunciò di essere allontanato dal suo posto. Capo squadra incaricato dell’assestamento di un’interruzione, sotto il fuoco e i tentativi di irruzione dell’avversario, incitò i suoi uomini e condusse a termine il proprio compito, segnalandosi come sempre e dando prova di perizia e di coraggio (Isonzo, 28 ottobre 1917). Nella sfida continua, tenace al pericolo, cadde da valoroso mentre, in una zona molto avanzata, apprestava nuove e valide difese. Basso Piave, 24 febbraio 1918.

Basso Piave

24 febbraio 1918



BIAMINO ETTORE

Tenente

Tenente ( Fanteria , 34a compagnia Mitraglieri ) luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 22- 11- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Incaricato della difesa più avanzata di un’importante posizione, con mirabile e cosciente sprezzo del pericolo, fra il tempestare dell’artiglieria e della fucileria avversarie, domando con la voce il frastuono, per chiamare a sè i suoi mitraglieri, metteva personalmente in azione, allo scoperto, una mitragliatrice contro l’irrompente nemico. Inceppatasi l’arma, con l’aiuto di un mitragliere la sostituì prontamente e continuò con tenacia il fuoco, finché una granata di grosso calibro lo seppellì con l’arma ed i mitraglieri, dopo che con la sua eroica fermezza, ed a prezzo della vita, aveva dato tempo e modo ad un nostro reparto di accorrere al contrattacco e ricacciare l’avversario. Dosso Faiti, 3 - 4 giugno 1917.

Dosso Faiti

3-4 giugno 1917



BIANCHI EMILIO

Soldato

Soldato ( Genio , 84° compagnia zappatori 89° reggimento ) luogo di nascita: Ancona (AN) Data del conferimento: 22- 12- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Sempre primo ove più grave era il pericolo, raggiungeva sotto violento fuoco, la trincea nemica. Colpito da una granata avversaria che gli asportava la gamba sinistra, con mirabile sangue freddo estraeva dalla tasca un coltello e, tagliando i lembi della carne sanguinante, alzava nella mano destra la gamba mozzata, gridando parole magnifiche di incoraggiamento ai propri compagni. Rivoltosi poi al proprio ufficiale, esclamava: Viva l’Italia !. Il giorno seguente perdeva la vita. Hudi Log, 24 maggio 1917.

Hudi Log

24 maggio 1917



BIGNAMI UGO

Generale

Generale di divisione dei Granatieri Presidente del Museo Storico dei granatieri luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 4- 7- 1920 R.D. Motivo del conferimento: Comandante di un battaglione su di una posizione molto estesa e di vitale importanza, con singolare perizia e pur con scarsissimi mezzi seppe improvvisarne la difesa, e moltiplicando il valore delle proprie truppe col fascino del suo illuminato ed energico comando, per ben sette giorni consecutivi, superando straordinarie difficoltà di ogni specie, costituì il baluardo contro cui si infransero i ripetuti e sempre più violenti attacchi delle ognor crescenti forze nemiche. Gravemente minacciato su di un fianco dai progressi dell’avversario in un contiguo tratto della fronte, con le proprie già scarse forze, logorate ormai da sanguinose perdite, mantenne incrollabile la fede e la rinsaldò nei dipendenti, i quali, animati dal suo fulgido esempio, continuarono con indomito coraggio nell’impari ed accanita lotta. Vista infine la propria linea spezzata in tanti piccoli nuclei, accerchiati dai sopraggiunti rincalzi dell’attaccante, dopo un’ora di ansiosa e terribile, quanto vana, attesa di rinforzi, trovatosi circondato assieme ad un nucleo di superstiti, impugnò egli stesso un fucile, e, confermando ancora una volta l’insigne valore personale, già in altre circostanze dimostrato, abbattè successivamente un ufficiale e quattro soldati nemici, che lo premevano più da presso, tenacemente persistendo nell’epica lotta fin quando, per evitare che l’ira dell’assalitore continuasse a sfogarsi anche sui nostri feriti e moribondi, fu costretto a cedere alla inesorabile evidenza dell’inutilità di ogni ulteriore sacrificio. Tresch - Cesuna - quota 1152 (Asiago), 28 maggio - 3 giugno 1916.

Tresch - Cesuna - quota 1152 (Asiago)

28 maggio - 3 giugno 1916



BILLIA CESARE

Tenente Colonnello

Tenente Colonnello ( Fanteria , 26° reggimento del XV battaglione Eritrei ) luogo di nascita: Cuneo (CN) Data del conferimento: 31- 8- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Per le mirabili, splendide prove di attività, energia, abilità e valore personale date nei combattimenti di Kars Tekasis, 21 giugno 1914; Socna, 25 gennaio 1915; Bu Ngeim, 8 febbraio 1915. Morto per ferita riportata combattendo ancora valorosamente a Tarhuna (Libia), 14 giugno 1915

Tarhuna (Libia)

14 giugno 1915



BLUM GIULIO

Tenente

Tenente ( Fanteria , Comandante della brigata "Salerno" ) luogo di nascita: Vienna (Austria) Data del conferimento: 22- 11- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Soldato volontario di guerra a 62 anni, in breve raggiunse per la costante devozione al dovere, per l’inestinguibile entusiasmo, per la prova di valore offerta e per il sangue due volte eroicamente versato, il grado di tenente. Fremente per patriottismo, del più alto spirito guerriero, chiese ed ottenne di partecipare all’assalto con i fanti di una brigata. Postosi alla testa di un forte gruppo di valorosissimi da lui nobilmente arringati e che lo avevano con entusiasmo acclamato degno di guidarli alla contrastata vittoria, egli li precedette con la bandiera in pugno, incitatore magnifico ed eroico. Cadde colpito a morte, al grido di Savoia !". Pendici settentrionali dell’Hermada, 23 agosto 1917.

Hermada

23 agosto 1917



BLUNDO FRANCESCO

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante della 1a compagnia del I° battaglione ) luogo di nascita: Napoli (NA) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Preposto con la sua compagnia alla difesa di una importante posizione d’ala, sebbene attaccato da forze preponderanti che minacciavano un aggiramento, vi faceva valida resistenza, respingendo l’avversario con violenta reazione e catturandogli una mitragliatrice. Attaccato di nuovo da forze nemiche più numerose, pur sapendo di non poter essere sostenuto da rincalzi, contrattaccava con ardire e singolare valore. Ferito una prima volta, continuava imperterrito nella lotta, riuscendo sì ad arrestare il nemico, ma lasciando, per nuova ferita, eroicamente la vita sul campo. Alambrezi (Albania), 23 agosto 1918.

Alambrezzi (Albania)

23 agosto 1918



BOCCHIERI GIOVANNI

Capitano

Capitano ( Fanteria , Comandante del 1394a Compagnia mitragliatrici nel 201° reggimento brigata "Sesia" ) luogo di nascita: Ragusa Inferiore Data del conferimento: 21- 3- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di una compagnia mitragliatrici, dopo una tenace resistenza fatta con la propria compagnia, ricevuto l’ordine di spostarsi in una località ove il nemico aveva rotto la nostra linea, vi trascinava i suoi mitraglieri, e, presa posizione con le armi, respingeva l’avversario. Attaccato novellamente da forze superiori ed accerchiato perchè nostri reparti laterali avevano ceduto, per un giorno intero, fuigido esempio di tenacia, resisteva strenuamente infiammando con atti di valore ed eroismo i suoi uomini. Serrato da presso, presa personalmente una mitragliatrice e postatala allo scoperto sull’argine, mitragliava a bruciapelo il nemico e lo ricacciava, finchè, colpito al petto, cadde gloriosamente sull’arma. Breda di Piave, 15 -18 giugno 1918.

Breda di Piave

15 - 18 giugno 1918



BONGIOANNI EMILIO

Tenente

Tenente ( Fanteria , Comandante di un plotone della 1a compagnia del I° battaglione del 96° reggimento ) luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 23- 3- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Alla testa del proprio plotone, precedendo il battaglione, si slanciava decisamente all’attacco di posizioni fortemente munite, che in pochi minuti conquistava ed oltrepassava. Venuto alla lotta a corpo a corpo coll’avversario, e ferito in più parti da schegge di bomba, incurante del dolore, sempre alla testa dei suoi uomini, continuava ad avanzare. In un secondo sbalzo, combattendo contro nuclei nemici che invano tentarono fermare l’irruenza e l’impeto dei suoi soldati, rimasto ferito una seconda volta, medicatosi alla meglio, continuava a combattere. Sereno, calmo e sorridente davanti al pericolo, sempre esposto in mezzo ai suoi, fulgido esempio di tenacia e valore, colpito per la terza volta ed a morte, cadde gloriosamente sul campo. Montello, 19 giugno 1918.

Montello

19 giugno 1918



BONI IN BRIGHENTI MARIA

luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 11- 2- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante il lungo blocco di Tarhuna, fu incitatrice ed esempio di virtù militari; con animo elevatissimo e forte, prodigò sue cure a feriti e morenti, confortandoli colle infinite risorse della sua dolce femminilità. Il 18 giugno 1915, seguendo il presidio che ripiegava su Tripoli, rifiutò risolutamente di porsi in salvo, volendo seguire le sorti delle truppe; più volte colpita da proiettili nemici, mentre soccorreva feriti e incuorava alla lotta, moriva eroicamente in mezzo ai combattenti. Fu di fulgidissimo esempio. Tarhuna (Tripolitania), maggio -giugno 1915.

Tarhuna (Tripolitania)

maggio - giugno 1915



BONOMI GIOVANNI

Caporal Maggiore

Caporal Maggiore 206° reggimento fanteria della brigata "Lambro" del III battalione della 3a armata luogo di nascita: Brisago (CO) Data del conferimento: 26- 10- 1916 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Alla testa di un gruppo di animosi, per primo si slanciava contro una caverna il cui imbocco era difeso da una mitragliatrice. Uccisi i mitraglieri austriaci, intimava agli altri la resa, catturando così cinque ufficiali, 125 soldati e due mitragliatrici. Poco dopo, in un attacco, cadeva ferito mortalmente. “Avanti Savoia” furono le ultime sue parole. Oslavia, 6 agosto 1916.

Oslavia

06 agosto 1916



BORELLI ELVIDIO

Caporal Maggiore

Caporal Maggiore 29° reggimento fanteria della 6a compagnia luogo di nascita: Nicastro (CZ) Data del conferimento: 31- 12- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante un intero anno di guerra, dava costante prova di mirabile coraggio e di ardente amore di Patria. Sempre primo agli assalti ed alla distruzione delle formidabili difese avversarie, era anche esploratore arditissimo ed intelligente informatore. Nell’attacco del 23 luglio, primo fra tutti, si slanciava sul reticolato nemico, tentando di aprirvi un varco. Ferito a morte, incitava ancora con nobili parole i compagni; fulgido esempio delle più belle virtù militari. Monte Mosciagh, 23 luglio 1916.

Monte Mosciagh

23 luglio 1916


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