MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA ASSEGNATE SUL MONTE GRAPPA

ARCANGELI Don PACIFICO

Capitano

Capitano Tenente ( Artiglieria , 40° reggimento artiglieria da campagna ) luogo di nascita: Treia (MC) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Eroica figura di sacerdote e di soldato, durante cruento combattimento, ottenuto, dopo viva insistenza, di unirsi alla prima ondata d’assalto, slanciavasi, munito soltanto di bastone, alla testa dei più animosi, giungendo per primo sulla trincea nemica. Colpito mortalmente al ventre da scheggia di granata, incurante di sè, rimaneva in piedi, appoggiato ad un albero, ad incorare i soldati. Trasportato a viva forza al posto di medicazione, sebbene morente, consolava, con stoica virtù, gli altri feriti e spirava glorificando e benedicendo la fortuna delle nostre armi. Monte Grappa, 6 luglio 1918. Note: ---- Nato a Treia (Macerata) il 14.3.1888.

Monte Grappa

06 luglio 1918



BARTOLOMEI UGO

Sottotenente

Sottotenente ( Granatieri , 1° reggimento fanteria "Savoia", 6° compagnia ) luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 29- 5- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Entusiasta della nostra guerra, fiducioso negli alti destini della Patria, primo fra i primi trascinò con impareggiabile valore il suo plotone alla conquista di importante e forte posizione, raggiungendola di un solo sbalzo e abbattendone solide difese avversarie. Nel momento assai critico in cui la sua compagnia era completamente accerchiata dal nemico soverchiante, con generoso slancio e con fulgido coraggio alla testa di pochi uomini, affrontando sicura morte, volle attirare su di essi le forze avversarie, gettandosi con irresistibile impeto contro di esse e tenendole impegnate. Gravemente ferito, rinunciò ad ogni aiuto e continuò a combattere eroicamente, infondendo con le parole e con l’esempio fede e resistenza nei dipendenti, e, vicino a morire, in un supremo scatto di energia e di entusiasmo, trovò ancora la forza di gridare le ultime sue parole incitatrici: Avanti, ragazzi! Avanti, per l’Italia nostra! Coraggio!. Conca di Alano, 24 - 3 1 ottobre 1918. Nota: ----- Nato a Roma il 27.11.1899. 6" Comp. 1" Reggimento Fanteria.

Conca di Alano

24 - 31 ottobre 1918



BUCCHI NOVENIO

Sergente

Sergente di Artiglieria 163a batteria da montagna luogo di nascita: Cascia (PG) Data del conferimento: 28- 3- 1926 D.L. Motivo del conferimento: Accorso dalla lontana America per offrire la sua ardente giovinezza alla Patria, prese parte alla guerra sempre in prima linea dando continue prove di valore, di disciplina esemplare e di altissimo spirito di sacrificio. Puntatore di un pezzo che in circostanze particolarmente difficili, sotto violento tiro nemico, era riuscito a piazzarsi sulle linee di fanteria, con mirabile fermezza e valore non esitava per due volte, in cui granate mal calibrate incepparono la bocca da fuoco, ad uscire dal riparo degli scudi per infilare lo scovolo nella volata e tentare lo sgombero della culatta con ripetuti colpi sul proietto innescato. Nell’eseguire per la seconda volta la detta operazione, rimaneva ferito da pallottola al petto. Non ancora perfettamente guarito rinunciò alla licenza di convalescenza per rientrare alla sua batteria, ove rinnovò, in ripetute azioni, atti di valore e coraggio non comune. Durante la ritirata dall’Isonzo al Tagliamento volontariamente si offerse per prendere collegamento con la colonna autocarreggiata di munizioni rimasta in territorio già occupato dal nemico, riuscendo con somma audacia, coadiuvato da altro sottufficiale, ad incendiare gli autocarri. Più tardi lavorando in una galleria ricovero, causa lo scoppio accidentale di una mina, riportava ferite multiple e la perdita della vista. Chiudeva così dolorosamente il ciclo dei suoi atti di valore e di devozione al dovere, che quasi come un rito offriva giornalmente alla Patria. Carso (quota 208 sud), 7 settembre 1916; zona di Gorizia, novembre 1916; Pieve di Monte Aperta, 28 ottobre 1917; Monte Grappa, 10 luglio 1918.

Carso, Quota 208 Sud, Gorizia, Pieve di Monte Aperta, Monte Grappa

Settembre - novembre 1916; 28 ottobre 1917; 1 luglio 1918 11 luglio 1918



CADLOLO ALBERTO

Sottotenente

Sottotenente ( Fanteria , Comandante del 3° plotone, II btg. 240° rgt. ) luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 31- 3- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Primo fra i più valorosi, animato da intenso amor di Patria, guidò con l’esempio il suo plotone all’attacco del Pertica, formidabilmente munito a difesa, fra l’imperversare delle artiglierie e delle mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente ad un ginocchio da bomba a mano, sotto i trinceramenti avversari, accrebbe la fede e l’ardore, in sè e nei suoi, raggiungendo la cima, irruppe primo nelle superate difese. Nel furioso corpo a corpo, che ne seguì, piegato sul ginocchio infranto, ma con cuore invitto incitò i suoi soldati a tener fermo, agitando un fazzoletto tricolore ed inneggiando alla Patria, finchè una fucilata alla tempia ne troncò la giovane nobilissima vita. Monte Pertica ( Grappa ), 24 ottobre 1918. Note: ---- Nato a Roma il 13.8.1899.

Monte Pertica (Grappa)

24 ottobre 1918



CALMI GIUSEPPE

Tenente

Tenente ( Alpini , 7° reggimento Alpini battaglione "Feltre" ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Ufficiale di leggendario valore, dopo tre giorni di violentissimo bombardamento e di disperati attacchi nemici, teneva con pochi superstiti, affascinati dal suo mirabile ardimento, una posizione montana di capitale importanza, riuscendo a scompigliare con accanita lotta corpo a corpo le soverchianti forze che l’accerchiavano. Nell’aspra lotta, colpito a morte, cadeva fra i suoi soldati, col grido di Savoia! sulle labbra, segnando ed affermando, anche nella morte, il limite oltre il quale il nemico non doveva avanzare. Cima Valderoa, 14 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Milano .i1 19.12.1890.

Cima Valderoa

14 dicembre 1917



CARABELLI RODOLFO

Aspirante Ufficiale

Aspirante Ufficiale ( Fanteria , Comandante della 2a sezione del III battaglione del 5° reggimento della brigata "Aosta" ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. Motivo del conferimento: Diciottenne, per la prima volta al fuoco, ferito gravemente al polmone destro, non lasciava il comando della propria sezione e nemmeno ne informava i propri superiori pel desiderio di rimanere in un momento critico dell’azione al posto d’onore fra i suoi mitraglieri sottoposti a violento bombardamento nemico. Più tardi, per lo scoppio di una granata, che lo investiva quasi in pieno, riportava 26 ferite. Accettava solo allora di essere allontanato dalla posizione, dimostrando di possedere un cuore da veterano, chè quasi in fin di vita, si sforzava ancora di fumare una sigaretta per non impressionare col suo stato lacrimevole le truppe di rincalzo. Sublime esempio di stoicismo e di elettissime virtù militari. Col della Berretta (Monte Grappa), 6 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Milano il 2.2.1899.

Col della Berretta (Monte Grappa)

6 dicembre 1917



CIAMARRA ANTONIO

Aspirante Ufficiale

Aspirante Ufficiale ( Alpini , Comandante della 102a compagnia del 3° reggimento Alpini "Moncenisio") luogo di nascita: Torella del Sannio Napoli (NA) Data del conferimento: 22- 12- 1918 D.L. Motivo del conferimento: Comandante del primo plotone di attacco contro una forte e ben munita posizione, si slanciava all’assalto con magnifico impeto. Gravemente ferito da una pallottola esplosiva, impavido incitava con la parola e con l’esempio i dipendenti a proseguire nella lotta, spingendosi egli stesso fin sotto il reticolato nemico. Ferito nuovamente per ben sette volte, con fulgido eroismo continuava ad incitare i dipendenti alla resistenza fino a che, esausto per le numerose ferite, dovette essere portato via quasi esanime. Monte Tomba, 28 novembre 1917. Nota: --------- Nato a Napoli il 25.8.1891.Battaglione Moncenisio. 3° Regimento Alpini.  Comandante del primo plotone d'attacco contro una forte e ben munita posizione, si slanciava all'assalto con magnifico impeto. Gravemente ferito da pallottola esplosiva, impavido incitava con la parola e con l'esempio i dipendenti a proseguire la lotta, spingendosi egli stesso fin sotto il reticolato nemico. Ferito nuovamente per ben sette volte, con fulgido eroismo continuava ad incitare i suoi alla resistenza fino ache, esausto per le ferite riportate, dovette essere portato via quasi esanime.

Monte Tomba

28 novembre 1917



CORALLI LUIGI

Maggiore

Maggiore ( Fanteria , Comandante del II battaglione del 21° reggimento fanteria "Cremona" ) luogo di nascita: Casteggio (PV) Data del conferimento: 25- 5- 1919 D.L. alla memoria. Mootivo del conferimento: Comandante di un battaglione in una importante posizione di prima linea, resistette a violentissimi attacchi nemici, infrangendo la furia degli assalitori. Fiero del suo posto d’onore, sfidando il pericolo alla testa dei suoi rincalzi, contrattaccò sanguinosamente l’avversario, che in forze sempre crescenti gli disputava il terreno palmo a palmo. Aggirato da forze soverchianti, riunì i superstiti e coll’esempio e colla voce tentò con disperata eroica lotta corpo a corpo di rompere il cerchio che lo stringeva, incontrando gloriosissima morte. Fulgido esempio delle più nobili virtù militari di condottiero e soldato. M. Pertica (Grappa), 15 giugno 1918. Nota: ---- Nato a Casteggio (Pavia) il 3.9.1880. Com.te II Batt. 21" Reggimento Fanteria.

Monte Pertica (Grappa)

15 giugno 1918



CORSI GUIDO

Capitano

Capitano ( Alpini , Comandante della 64a compagnia nel 7° reggimento Alpini ) luogo di nascita: Trieste (TS) Data del conferimento: 13- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Nato in terra irredenta, dopo avere dedicato ai diritti della sua Patria tutto il suo ingegno forte di molti studi, si offerse ai sanguinosi cimenti della guerra, fulgido esempio di eroismo ai dipendenti che lo amarono, e che, chiamato ad altro ufficio, preferì non lasciare. Ferito mentre strenuamente combatteva, non appena guarito volle subito tornare ai fronte, e vi affrontò sempre faccia a faccia il nemico fuori delle trincee, primo fra tutti, più volte respingendolo con prodigi di valore, anche se superiore di forze. Gloriosamente cadde colpito a morte sulla inviolata trincea, mentre i pochi superstiti della sua compagnia, da lui fino all’estremo animati, rintuzzavano l’avversario. Val Sugana, 26 maggio 1916; Cima Valderoa, 13 dicembre 1917. Nota: ---- Nato a Trieste il 1.1.1887. Com.te 64" Comp. Batt. "Feltre". 7" Reggimento Alpini.

Val Sugana, Cima Valderoa

26 maggio 1916 - 13 dicembre 1917



CORTESE EDGARDO

Sottotenente

Sottotenente ( 33° Artiglieria da campagna , 3a batteria I° gruppo ) luogo di nascita: Napoli (NA) Data del conferimento: 21- 3- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Anima indomita di fiero patriota, sollecitò sempre il posto più pericoloso e l’assolvimento dei compiti di guerra più difficili. Di pattuglia quale ufficiale esploratore d’artiglieria, fu nelle prime linee prezioso ausilio di attività e di esempio. Ferito, portò a compimento il suo mandato, riferendo importanti notizie e appena medicato volle tornare ove violenta era la lotta. Vista una sezione mitragliatrici priva di ufficiale, corse ad assumerne il comando rimettendola tosto in azione fra l’ammirazione dei serventi e portando efficace contributo di fuoco al combattimento, finchè, più volte colpito, lasciò la sua eroica esistenza sull’arma, col nome d’Italia sulle labbra. M. Asolone, 15 giugno 1918.

Monte Asolone

15 giugno 1918



CRESPI PIETRO

Sottotenente

Sottotenente ( Mitraglieri , Comandante 3° sezione della 1518° compagnia mitragliatrici ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 30- 11- 1924 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: In un momento particolarmente delicato e difficile, in cui l’esempio personale aveva la più grande influenza, alla testa della propria sezione mitragliatrici, sotto l’intenso bombardamento nemico, risolutamente accorreva per proteggere il fianco di una colonna di attacco. Incontrata aspra resistenza per parte dì nuclei avversari provvisti di mitragliatrici, impegnava viva lotta, prima di potersi mettere in posizione, facendo fuoco egli stesso con un’arma sostenuta da un servente. Raggiunta infine la linea da occupare, portava le proprie armi allo scoperto, e dando mirabile prova di coraggio e di fermezza continuava ancora personalmente a far fuoco neutralizzando ogni tentativo dì avanzata nemica, finchè, colpito a morte, cadeva gloriosamente sulla propria arma dopo aver gridato: Forza, mitraglieri, evviva la vittoria ! . Monte Pertica (Grappa), 27 ottobre 1918. Note: --- Nato a Milano il 7.12.1897.

Monte Pertica (Grappa)

27 ottobre 1918



DI COCCO ALFREDO

Capitano

Capitano ( Artiglieria , Comandante del IX gruppo da montagna ) luogo di nascita: Popoli (PE) Data del conferimento: 19- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di un gruppo da montagna, in posizione avanzatissima, con le sue batterie già duramente provate da intenso fuoco tambureggiante, seppe, con rara e pronta perizia, con fuoco serrato, efficacissimo, decimare e disperdere dense masse di fanteria lanciate all’assalto. Violentemente controbattuto dall’artiglieria avversaria, fiero e tenace rispose col suo fuoco finché, perduti uno ad uno tutti i suoi pezzi, distrutti o seppelliti sotto le piazzuole franate, caduti morti o feriti quasi tutti i suoi ufficiali, in piedi tra i suoi cannoni smontati, chiamati a raccolta i pochi artiglieri superstiti, faceva loro innastare le baionette ed alla loro testa si slanciava contro le folte, incalzanti ondate nemiche, cadendo fulminato da mitragliatrici. Fulgidamente eroico nel suo sublime sacrificio. Monfenera, 18 novembre 1917. Note: --- Nato a Popoli (Pesaro) il 1.6.1885.

Monfenera

18 novembre 1917



FERUGLIO MANLIO

Capitano

Capitano ( Alpini , Comandante della 148a compagnia del battaglione "Monte Pavione" ) luogo di nascita: Preganziol (TV) Data del conferimento: 13- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgido esempio di eccelse virtù militari, durante vari violenti attacchi nemici, ritto sui ruderi della trincea distrutta dai bombardamenti avversari, sempre primo fra tutti ove più grave era il pericolo, seppe infondere alla propria compagnia la ferrea volontà di non cedere, nonostante le perdite ingenti. Ferito una prima volta egli stesso alla testa, non desisteva dal combattere, respingendo valorosamente e tenacemente, con pochi superstiti, i reiterati attacchi di forze soverchianti nemiche, finchè una scheggia di granata al petto ne troncava la nobile esistenza. Val Calcino, 11 - 12 dicembre 1917. Nota: ------ Nato a Preganziòl (Treviso) il 28.1.1892. Com.te 148' Comp. Batt. "M.Pavione". 7" Reggimento Alpini. Fulgido esempio di eccelse virtù militari, durante vari violenti attacchi nemici, ritto sui ruderi della trincea distrutta dai bombardamenti avversari, sempre primo fra tutti ove più grave era il pericolo, seppe infondere alla propria compagnia la ferrea volontà di non cedere, nonostante le perdite ingenti. Ferito una prima volta egli stesso alla testa, non desisteva dal combattere, respingendo valorosamente e tenacemente, con pochi superstiti, i reiterati attacchi di forze soverchianti nemiche, finchè una scheggia di granata al petto ne troncava la nobile esistenza. ----- (altre decorazioni: Medaglia di Bronzo (Passo Cinque Croci, 1915) Commerciante di professione, fu per lungo tempo all’estero, ove maggiormente amò la Patria che, volle servire quando entrò in guerra contro l’eterna nemica. Fu perciò soldato nell’8° reggimento alpini, donde passò nel 2° quale allievo ufficiale e poi nel 6° colla promozione di sottotenente di complemento. Nel primo anno di guerra si meritò una Medaglia di Bronzo ed un encomio solenne e riportò una ferita; tenente poco dopo, divenne capitano nel 1917 e passò dal 2° al 7° reggimento addetto alle salmerie. Volle tornare in linea e venne destinato al battaglione di nuova formazione Monte Pavione, al comando di una compagnia del quale valorosamente combattendo cadde colpito in pieno petto.

VaI Calcino

11 - 12 dicembre 1917



GARRONE EUGENIO

Tenente

Tenente ( Alpini , Subalterno nella 6a compagnia ) luogo di nascita: Vercelli (VC) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Nonostante la precedente riforma, partì volontario di guerra e, pieno di entusiasmo e di fede, fu costante esempio di valore, di sacrificio e di emulazione fra i soldati, che lo amarono come fratello. In ogni discorso, in ogni lettera rivelò tutta la sua anima di eroico giovane che non compì azione se non prodigiosa. A Coston del Lora, a Dosso Faiti, in violenti e micidiali combattimenti si dimostrò valorosissimo trascinatore di uomini. A Col della Berretta, agognando ardentemente alla vittoria, caduto gravemente ferito, con fervide invocazioni animò i suoi alpini alla resistenza e non volle abbandonare il fratello ferito ed il terreno della lotta, sul quale venne fatto prigioniero. Morì in un ospedale austriaco, ammirato dagli stessi nemici. Coston di Lora, settembre 1916; Dosso Faiti, maggio 1917; Col della Berretta, 14 dicembre 1917 Note: ---- Nato a Vercelli il 19.10.1888. 6" Compagnia. Batt. Tolmezzo. 8° Reggimento Alpini. Fratello di Garrone Giuseppe, Medaglia d'Oro). Come il fratello Pinotto (Medaglia d’Oro), fu distintissimo giovane di elevatissimi sentimenti patriottici. Segretario al Ministero della Pubblica Istruzione, per essere soldato e combattere contro l’Austria subì volontariamente un’operazione chirurgica e così poté ottenere la nomina a sottotenente di Milizia Territoriale nel 3° reggimento alpini che raggiunse in Vallarsa. Combattendo valorosamente rimase gravemente ferito sul Pasubio nel 1916. Guarito, ritornò in linea in un reggimento di fanteria, dapprima sul Carso e poi a Dosso Faiti, dove nel 1917 rimase nuovamente ferito. Promosso tenente e ritrasferito negli alpini, fu col battaglione Tolmezzo dell’8° reggimento a Pierlungo (Prealpi Carniole) il 6 novembre 1917. Insieme col fratello, che colla promozione a capitano aveva ottenuto di essere destinato allo stesso battaglione ed alla stessa compagnia, combatté eroicamente a Col della Beretta ove gravemente ferito cadde nelle mani del nemico. Il vivissimo dolore provato per la morte del fratello contribuì a fargli aggravare le sue condizioni si che morì il 6 gennaio 1918 a Salisburgo, dove era stato trasportato dal nemico che gli rese solenni onoranze.

Coston di Lora , Dosso Faiti maggio, Col della Beretta

settembre 1916 - maggio 1917 - 14 dicembre 1917



GARRONE GIUSEPPE

Capitano

Capitano ( Alpini , Comandante della 69a compagnia del battaglione "Gemona" dell'8° reggimento Alpini ) luogo di nascita: Vercelli (VC) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Dopo il valoroso contegno in Colonia, nonostante la grave ferita colà riportata, domandò ed ottenne un posto d’onore sul fronte d’Italia, dove combattendo con coraggio, riuscì di esempio col suo fascino ai dipendenti. Rifiutatosi di raggiungere il Tribunale di guerra, ove era stato destinato, per non abbandonare i suoi compagni di trincea, con questi, nel ripiegamento dell’Esercito facendo successive difese, si portò sul monte or sacro all’Italia vittoriosa e quivi, combattendo strenuamente, ferito grave, conduceva la compagnia a successivi contrattacchi trattenendo l’avversario, finchè esausto e rifiutando ancora di allontanarsi, veniva catturato e poco dopo esalava la sua nobile anima invocando la Patria, il Re, la famiglia, come nelle sue numerose e commoventi lettere dal fronte ad amici e parenti. Carnia, 1916- 1917; Col della Berretta, 14 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Vercelli il 10.11.1886. Com.te 6Q Comp. Batt."Tolmezzo". 8"ReggimentoAlpini. Giovane studiosissimo, ottenne la licenza liceale d’onore e la laurea in leggi con lode. Entrato in magistratura, vi si fece apprezzare per il suo ingegno vivace e per la profonda cultura. Dopo essere stato per qualche tempo addetto alla Procura del Re del Tribunale di Torino, venne nel 1914 inviato in Tripolitania. Nel 1915 trovavasi a disimpegnare le sue mansioni di giudice a Tarhuna quando il presidio rimase assediato dai ribelli. Nel ripiegamento delle truppe su Tripoli il magistrato combatté eroicamente accanto ai soldati rimanendo ferito gravemente e meritando la croce di cavaliere dell’Ordine Cavalieri d’Italia. Nella guerra contro l’Austria volle essere soldato ed ottenne la nomina di sottotenente di Milizia Territoriale negli alpini nel quale Corpo volle sempre rimanere tra i combattenti. Col 1° reggimento rimase sempre come subalterno, ma colla promozione a capitano fu trasferito nel battaglione Tolmezzo dell’8° (1917) dove finalmente poté essere vicino al fratello Eugenio tenente nello stesso battaglione (anch’egli Medaglia d’Oro). Al comando della 6ª compagnia combatté eroicamente al Col della Beretta cadendo ucciso mentre il fratello nella stessa azione riportava gravissima ferita e rimaneva prigioniero morendo 27 giorni dopo lontano dalla Patria.

Carnia, Col della Beretta

1916 - 1917 - 14 dicembre 1917


Avanti> Ultima pagina >>
da 1 a 15 su 36